La vicenda degli ex lavoratori Servirail è nota a tutti. I messinesi ricorderanno le numerose manifestazioni eclatanti in varie zone della città. L’arrampicata sul campanile con l’esposizione degli striscioni, la minaccia di un lavoratore che dopo essersi arrampicato sulla terrazza della stazione centrale voleva compiere un gesto estremo. Ma anche momenti di solidarietà alla mensa dei poveri di Sant’Antonio ed occupazioni di uffici ferroviari, persino nel nord Italia. Una battaglia lunga che portò i frutti sperati perchè tutti i lavoratori vennero collocati in aziende che gestiscono appalti per le Ferrovie dello Stato. I primi 16 lavoratori furono assunti da Tmc, una ditta che si occupa di manutenzione treni, l’ultima trance, 56 lavoratori, fu assunta da Ecoindustria, la ditta di micro manutenzione su vetture e locomotive per le Ferrovie. 40 furono stati destinati a Messina, gli altri divisi tra Catania e Reggio Calabria. Successivamente una parte di loro furono assorbiti dal gruppo Fs, altri 25 rimasero in Econindustria. E proprio questi adesso stanno vivendo nuovamente lo spettro della disoccupazione. Delusi ed arrabbiati per il trattamento ricevuto, domani manifesteranno insieme ai sindacati in Prefettura a Messina, con la speranza che anche stavolta la loro battaglia porterà i frutti sperati.
