Cellula mafiosa catanese operante a Messina, 19 condanne e 2 assoluzioni

Il Gup Carmelo De Rose, nella serata di ieri, ha emesso la sentenza di condanna per gli inquisiti nell’Operazione Beta, che ha svelato una cellula mafiosa legata al cln catanese Santapaola-Ercolano, operante a Messina, con la collaborazione di diversi “colletti bianchi”. In totale sono 19 le condanne e 2 assoluzioni. In particolare Vincenzo Romeo, nipote di Nitto Santapaola, è stato condannato a 15 anni e 2 mesi, Benedetto Romeo a 11 anni, Pasquale Romeo 10 anni, 8 mesi e 20 giorni; Marco Daidone 10 anni, 2 mesi e 20 giorni, Antonio Romeo 10 anni, 10 mesi e 20 giorni,  Biagio Grasso (colllaboratore di giustizia, riconosciute le attenuanti) 6 anni, 4 mesi e 20 giorni, Lorenzo Mazzullo (ex autista della Procura) 3 anni e 6 mesi, Gianluca Romeo 2 nni, 1 mese e 10 giorni, Maurizio Romeo 1 anno, 9 mesi e 10 giorni,  Giovanni Bevilacqua 1 anno, 10 mesi e 20 giorni, Caterina Di Pietro 1 anno, 9 mesi e 10 giorni, Stefano Giorgio Piluso, 1 anno 9 mesi e 10 giorni, Nunzio LaganĂ  6 mesi (per lui assoluzione per associazione mafiosa), Giuseppe Verde 6 mesi (anch’egli assolto per associazione mafiosa), Marco Guarnieri 1 anno e 4 mesi, Salvatore Lipari 1 anno 5 mesi e 10 giorni, Antonio Lipari 1 anno, 4 mesi e 20 giorni, Fabio LaganĂ  6 mesi, Antonio Rizzo 3 mesi. Assolti per non aver commesso il fatto Francesco Altieri e Giovambattista Croce.

Le indagini, avviate nel 2013, arrivano alla conclusione il 6 luglio 2017, con ben 30 arresti da parte dei carabinieri del Ros. Le accuse, a vario titolo, erano di  associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, estorsione, corruzione, trasferimento fraudolento di valori, turbata libertĂ  degli incanti, esercizio abusivo dell’attivitĂ  di giochi e scommesse, riciclaggio, reati in materia di armi ed altro. Per gli inqiurenti, a capo dell’organizzazione mafiosa vi era Vincenzo Romeo, 38 anni, nipote del boss Nitto Santapaola e referente di cosa nostra.

Il 30 giugno 2018, durante l’udienza preliminare, furono chiesti  26 rinvii a giudizio. Lo scorso 21 settembre arrivano le richieste di condanna per gli indagati del processo Beta che hanno scelto l’abbreviato. Ieri la prima sentenza con le condanne.

 

 

 

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