A S. Agata di Militello artisti neofiti e bimbi dipingeranno mille metri di tela

“1.000 metri di tela per 1.000 sorrisi”, un’estemporanea di pittura pensata per stimolare la creatività e l’integrazione di bambini, adulti e artisti accumunandoli in un momento creativo, nel quale professionisti, neofiti e appassionati possano attraverso l’uso dei colori dare sfogo alle loro abilità. Questo l’obiettivo dell’iniziativa organizzata dall’associazione culturale “Parole & Colori” sul lungomare Villa Bianco e Padre Pio di S.Agata di Militello a partire dalle 9 la prossima domenica 5 giugno 2016.

Ogni partecipante avrà a disposizione una congrua porzione di tela sulla quale potrà eseguire un lavoro di libera ispirazione e tecnica. Le tele realizzate dai partecipanti verranno donate ai vari reparti dell’ospedale, alle scuole e agli uffici municipali di S. Agata di Militello. Parteciperanno all’evento diverse scuole elementari, l’ accademia delle belle arti di Capo D’Orlando, e saranno presenti gli ospiti delle St.A.R. di Villa Celeste e Torrenova e delle case alloggio Girasole e Tulipano.

Alle 17 avverrà la consegna dei lavori e la loro valutazione da parte di una giuria qualificata per premiare le 12 tele più belle, tre per ogni categoria. Durante la valutazione dei giudici c ci saranno momenti di animazione grazie alla scuola di canto diretta dall’insegnante Sabrina Galla. All’evento parteciperà anche la Scuola Coloristica Siciliana fondata dal maestro Dimitri Salonia. Oltre a Salonia, saranno presenti le artiste Lidia e Carmen Monachino. Salonia è stato uno dei primi a realizzare in Italia l'”Arte a più mani”, e proprio da questa esperienza si è sviluppata poi la Scuola Coloristica Siciliana come spiega lo stesso artista: “E’ nata dalla mia convinzione, verificata sperimentalmente, secondo la quale tutti siamo artisti, in special modo i bambini, in quanto non avendo ancora ricevuto insegnamenti pittorici e pesanti influenze esterne, mantengono pura ed inalterata la loro innata espressività.

In diverse occasioni e nei momenti di massima ispirazione, ho invitato il pubblico a partecipare all’esecuzione di dipinti, scoprendo che spesso i più bravi erano proprio coloro che non avevano mai provato; i più veri, spontanei, sinceri. E’ stata chiamata Scuola coloristica poiché sono convinto che il colore sia la sostanza, la radice, il substrato della vita, credo di aver trasmesso ad altre persone il senso, il gusto, l’estetica della macchia, dei contorni non definiti, dei corpi in movimento. Negli anni con questi presupposti sono seguite una serie di esperienze singole e soprattutto collettive; opere a più mani, con il coinvolgimento degli spettatori di tutte le età, oltre che della maggioranza degli artisti messinesi”.

 

 

 

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