“Sulla neonata Azienda IRCCS-PIEMONTE, è necessario fare chiarezza e capire dove inizia e dove finiscono le competenze dell’Istituto di Ricerca che, come al solito, pensa di farla da padrone facendo fughe in avanti su percorsi che sono ben definiti nel decreto di attuazione approvato con delibera di giunta regionale n. 191 del 17 maggio scorso”. La Cisl non usa mezzi termini e chiede immediatamente un incontro con l’Azienda per definire questo percorso poco chiaro.
Il Sindacato riferisce di un avviso dal sito dell’Istituto, senza data, per il diritto di opzione da esercitare da parte dei lavoratori dell’ex Azienda Papardo-Piemonte sapendo titolare del rapporto giuridico e gerarchico in atto risulta a quest’ultima. Con lo stesso sistema adottato sin oggi nel definire dotazione organica, fabbisogno del personale, relazioni sindacali l’IRCCS, in detto avviso ci si limiterebbe ad indicare genericamente una provvisoria dotazione organica, e relativa solo all’ex Presidio Piemonte, senza invece dare vita ad una dotazione organica complessiva specificandone categorie e figure professionali necessarie.
“E’ necessario, invece -sostiene la Cisl-, definire in maniera netta e chiara un atto aziendale ed una dotazione organica della nascente Azienda, complessiva e dettagliata e non limitandosi a conoscere le intenzioni solo dei lavoratori dell’ex Papardo-Piemonte, in maniera sinergica tra le due aziende, per fugare dubbi e perplessità ingenerare false speranze, ma soprattutto nel rispetto delle relazioni sindacali che, ahimè, vengono puntualmente disattese.
Riteniamo che l’avviso di opzione -prosegue il Sindacato- debba essere ritirato e riformulato nel rispetto pedissequo di quanto previsto dall’art. 4 comma 1 e 2 del Decreto attuativo, allegato alla delibera della Giunta Regionale n. 191 del 17.5.2016, ove è previsto che entro 30 giorni l’IRCCS debba procedere all’adozione di un nuovo regolamento di organizzazione e di funzionamento e successivamente alla definizione della nuova dotazione organica. Sulla gestione del personale fa chiarezza l’art. 7 che prevede la predisposizione di un cronoprogramma condiviso dalle due aziende per disciplinare tempie modalità di passaggio della gestione del personale e dei rapporti giuridici in essere riferibili alle attività dell’Ospedale Piemonte”.
Per la Cisl, trattandosi di atti afferiscono il rapporto di lavoro, l’organizzazione degli uffici e la gestione complessiva delle risorse umane, l’IRCCS deve essere rispettosa delle relazioni sindacali previste dal CCNL vigente. “Non comprendiamo -sottolinea il Sindacato- quale è il fine di queste poco chiare fughe in avanti da parte dell’Istituto che, se non ricondotte nelle corrette previsioni della legge e del decreto attuativo rischiano di compromettere l’intero iter, con inevitabili dilatazione dei tempi per una risoluzione compiuta e positiva dell’intera vicenda.
Certo -conclude la Cisl- l’iter per l’approvazione della legge regionale e dei decreti attuativi per la istituzione della nuova Azienda è stato lungi e farraginoso, e nella provvisorietà l’Istituto Bonino Pulejo, ha ritenuto non completare il quadro dirigenziale stante che da troppo tempo è privo del Direttore Amministrativo, come risulterebbe privo del Direttore Scientifico”.