Il Comune di Messina non ha avviato il servizio di pulizia spiagge nel litorale Nord e Sud del comprensorio del Comune. Ai sensi dell’ art. 183 D.Lgs. 152/2006 la pulizia deve essere avviata per tempo, prima che inizi la stagione balneare da parte dei cittadini che, pagando i servizi, hanno diritto ad averla effettuata prima dell’inizio dell’estate. Pertanto, anche le modalità di raccolta dei rifiuti accumulatisi durante l’inverno costituiscono un aspetto determinante e intrinseco al recupero dei materiali e lo smaltimento dei rifiuti non recuperabili nonché la separazione e la corretta gestione degli stessi che possano comportare eventuali pericoli al cittadino ed anche al fine di salvaguardare l’ambiente marino.
Il consigliere comunale Angelo Burrascano ha appurato che la pulizia delle spiagge non è stata ancora avviata. “Ciò comporta in modo assolutamente scorretto un disservizio alla cittadinanza -afferma Burrascano-, con un danno non trascurabile all’ambiente. Viste le condizioni delle spiagge e la situazione riscontrata, qualora non fattivamente affrontata, potrebbe concretamente determinare e configurare le condizioni di allerta sanitaria”.
Pertanto Burrascano ha presentato una interrogazione per sapere: “Se è stato approntato un piano organizzativo per avviare la pulizia della spiagge che interessano tutto il litorale Nord e Sud. Quali sono le modalità ed i tempi di avvio della pulizia ed i giorni fissati per la raccolta, cernita e trasporto dei rifiuti. Se vi è stato o meno un sopralluogo degli ispettori ambientali ATOME3 nei litorali Nord e Sud per l’organizzazione della pulizia delle spiagge ed eventuale controllo sulla successiva regolarità nella raccolta dei rifiuti. Come, e con quali procedure, Messinambiente, controlla il materiale raccolto e l’eventuale differenziata. Quali sono le forme e gli investimenti in materia di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini. A quanto ammonta la sanzione per i ritardi accumulati e ciò che il ritardo stesso comporterà, per le eventuali somme urgenze che verrebbero a crearsi, a gravare sulle casse del Comune di Messina e, di conseguenza, sui cittadini”.
