Opere pubbliche a Messina, le imprese dovranno assumere il 50% di manodopera locale

L’assessore ai lavori pubblici Sergio De Cola durante una seduta dedicata al “question time”, ha comunicato che le imprese che si aggiudicheranno i grandi appalti nella nostra città saranno vincolati ad assumere il 50% della manodopera locale. Esprime soddisfazione il consigliere comunale Libero Gioveni, il quale aveva illustrato ieri pomeriggio in aula l’interrogazione presentata congiuntamente con la collega Perrone l’11 maggio scorso, con la quale si era proposto all’Amministrazione, durante la stesura dei bandi di gara, di inserire la cosiddetta “clausola sociale”, che prevede l’assunzione di almeno il 30% delle maestranze messinesi nelle future grandi opere che certamente porteranno sviluppo ecrescita nella nostra città ( con in primis la strada di collegamento di via Don Blasco e il nuovo porto di Tremestieri).
“De Cola nella sua risposta è andato anche oltre – spiega raggiante il consigliere comunale – perché ha confermato che, anche grazie ad un accordo sottoscritto con i sindacati, le imprese che parteciperanno alle gare europee saranno vincolate ad assumere il 50%.
Ciò che auspicavo da tempo, quindi – prosegue l’esponente Udc – sarà quindi realtà, e tutto questo potrà finalmente dare respiro a centinaia di famiglie che attendono da anni di poter inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro.
L’edilizia nella nostra città è paralizzata da fin troppo tempo – commentata il consigliere comunale che ieri in aula ha anche ribadito l’elevato tasso di povertà che ha colpito parecchie famiglie che attendono di poter usufruire ancora della “social card” del Governo al pari di altre città – e la clausola sociale negli appalti non può che rappresentare davvero la “svolta” che ci si attendeva per far risollevare l’intero settore edile e tutto ciò che ruota attorno ad esso, vero “volano” per l’economia messinese che purtroppo non vive di altro.
Pertanto – conclude Gioveni che ha chiesto ieri all’Amministrazione di vigilare affinché tutto proceda secondo programma (anche sulle future modalità di assunzione delle maestranze) – mi aspetto che la gara per la strada di via Don Blasco che inizialmente era stata bandita ma poi subito ritirata per l’adeguamento alla nuova normativa sugli appalti, possa rappresentare il primo passo per vedere finalmente nei grandi cantieri cittadini tanti disoccupati messinesi che non aspettano altro di dare un dignitoso ristoro alle loro famiglie”.

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