“Come si può pensare di accogliere 160 auto con rispettivi occupanti nel “nuovo” (si fa per dire) parcheggio individuato dall’Amministrazione per favorire l’accesso al mare in corrispondenza della nuova pista ciclabile che ha impedito il parcheggio (abusivo comunque) sul marciapiede?”. Il consigliere comunale Libero Gioveni interviene a muso duro sulla soluzione stabilita da Palazzo Zanca, che ha preso in affitto per 2 mesi dal Demanio marittimo la vasta area a ridosso dell’ex autodromo di Sant’Agata.
Gioveni, ha fatto un sopralluogo ed ha constatato il degrado e le gravi condizioni igienico-sanitarie che la fanno letteralmente da padrone. “Seppur l’idea appaia ottimale sotto il profilo logistico – spiega Gioveni – non si può immaginare di lasciare questo spazio in queste condizioni da “terzo mondo”.
“Da quando alcuni anni fa furono rese inagibili le cosiddette “stanze a mare” sotto il livello stradale (che altro non erano che dei posti barca utilizzati quasi come alloggi per residenze estive) – prosegue il consigliere – questo luogo è diventata un’autentica e immensa “fogna a cielo aperto”, dovuta probabilmente alla demolizione degli ex scarichi fognari.
Per non parlare poi di ciò che rimane proprio di queste strutture, con uno scenario da brividi che, oltre ad aumentare il degrado, rappresenta anche un potenziale pericolo per i passanti. Inoltre -rimarca ancora l’esponente Udc – a completare il desolante quadro ci pensano, oltre alla “foresta verde” localizzata in diversi punti (con tutto ciò che essa produce in termini di insetti vari), anche le immancabili roulotte delle comunità rom che, nonostante i blitz passati per farli sgomberare, continuano a proliferare e a dimorare stabilmente in questa fetta (potenzialmente bellissima) del nostro litorale.
Pertanto – conclude Gioveni – visto che ormai luglio è alle porte per l’utilizzo ufficiale del parcheggio (per il quale tra l’altro bisognerebbe verificare anche l’accesso fin troppo stretto), si avviino immediatamente tutti gli interventi di bonifica, pulizia, sgombero e messa in sicurezza della vasta area, a garanzia dell’igiene, della sicurezza e del decoro dei fruitori; diversamente si rinunc e si dichiari fallimentare la scelta, dicendo a chiare lettere ai bagnanti messinesi: Questa zona per voi quest’anno è off limit!”.