Un sospetto andirivieni che non sfugge all’occhio attento dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Messina impegnati nella consueta attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Giorni di appostamenti caratterizzati dal ripetersi della medesima scena: chi va e chi viene dallo stesso appartamento con un’insolita ritualità e cadenza. Gli investigatori decidono di irrompere nell’abitazione dove presumono avvenga la vendita al dettaglio di droga. Ad aprire la porta un uomo alto e dalla corporatura esile. Gli agenti iniziano a perlustrare i vani dell’immobile, non facendo mistero del motivo della loro presenza.
Il giovane comprende di essere con le spalle al muro e decide di collaborare consegnando spontaneamente ciò che maldestramente custodisce nel ripostiglio. Due sacchi neri pieni di marjuana per un totale di 20 kg.
L’arresto scatta immediato e il 19enne messinese, Daniele Settimo, viene portato, per le incombenze di rito, negli Uffici di Polizia non senza prontamente informare dell’accaduto l’Autorità giudiziaria competente che ne dispone l’accompagnamento in carcere.
Sempre nella giornata di ieri, a finire in manette per lo stesso reato perseguito dai poliziotti con le modalità di intervento sopra descritte, è anche un altro messinese: il trentaquattrenne Carmelo Alati.
Gli agenti entrano in casa e procedono alla perquisizione che porta al ritrovamento di un barattolo da cucina riposto sulla scrivania della camera da letto contenente 200 grammi di erba.
Per lui arresti domiciliari, in attesa del rito per direttissima.