“Mi farebbe piacere conoscere quanti siano ad oggi gli operai edili messinesi che sono stati assunti nei cantieri già avviati per la realizzazione della piattaforma logistica intermodale di Tremestieri e della strada di collegamento di via Don Blasco! E quanti saranno e come saranno selezionati quelli dell’ormai prossimo cantiere del torrente Bisconte-Catarratti, nonché in quello appena allestito per la messa in sicurezza della discarica di Portella Arena!”.
A porsi questi legittimi interrogativi è il consigliere comunale Libero Gioveni, che da anni chiede di vincolare le imprese aggiudicatarie delle grandi opere ad assumere il 50% della manodopera locale.
“Purtroppo – spiega Gioveni – questi miei interrogativi nascono dopo aver raccolto in questi giorni la delusione di parecchi cittadini disoccupati nel settore edile che si sono presentati in questi cantieri, ma senza ottenere l’auspicato riscontro in quanto già dotati di personale.
Ma come è stato assunto questo personale? – si chiede il consigliere. E quando? E’ stata fatta una selezione pubblica? Una manifestazione di interesse? Un interpello? Un protocollo d’intesa con i sindacati?
Non si contano più i tanti nostri concittadini disoccupati – commenta amareggiato Gioveni – che, in virtù di un impegno assunto anche da questa Amministrazione di far rispettare, pur non essendo obbligatoria per legge, questa “clausola sociale”, sono rimasti a bocca asciutta nonostante queste grandi opportunità occupazionali sembrassero davvero a loro portata di mano!
L’edilizia nella nostra città è paralizzata da fin troppo tempo – evidenzia il consigliere comunale – e la clausola sociale negli appalti non può che rappresentare davvero la ‘svolta’ che ci si attendeva per far risollevare l’intero settore edile e tutto ciò che ruota attorno ad esso, vero volano per l’economia messine
se che purtroppo al momento non vive di altro.
Pertanto – conclude Gioveni – il sindaco De Luca e l’assessore ai lavori pubblici Mondello si accertino di quanto è avvenuto finora e sta ancora avvenendo in questi grandi cantieri, esortando nel contempo le imprese aggiudicatarie ad accogliere le richieste di attingere per l’esecuzione delle attività dalle nostre preziose risorse umane locali che purtroppo stanno sempre più perdendo la speranza”.