La mostra è una selezione di circa quaranta opere pittoriche (acquerello su carta realizzata a mano dall’artista o su cartoncino, acrilico su tela e collage) di Mario Ampelli. Quest’ultimo è l’unico artista messinese di questa prima parte (per quest’anno) della programmazione di Cocco Arte Contemporanea, prima della pausa estiva. “Mediterranea”, dunque, è pure un “omaggio” alla Città dello Stretto, dove Cocco nasce e si colloca, oltre ad essere una buona sintesi dell’idea espositiva dello Studio d’Arte.
L’artista nasce nel 1942 a Messina, dove vive e lavora. Sente presto che “fare pittura” è la sua strada. Inizia a dipingere all’età di dodici anni, sperimentando il ritratto, le nature morte, i paesaggi.
Con il tempo, per necessità e passione, pur non smettendo di ricercare nella pittura, inizia la professione di grafico pubblicitario, al tempo in cui i cartelloni della pubblicità erano frutto di minuzioso lavoro a mano. Si afferma in tale campo e nel contempo in quello della migliore pittura della Messina a cavallo fra gli anni ‘50 e ‘60 del Novecento e italiana.
Frequenta, instaurando interessanti dialoghi, artisti di rilievo come Francesco Finocchiaro, Felice Canonico, i Fratelli Zona, Francesco D’Ascola.
La sua pittura, sempre di qualità, originale, dal carattere raffinato, inizia nel figurativo, per poi approdare nel naturalistico e successivamente ancora nel chiarismo, nel paesaggismo, fino ad alleggerirsi nella forma (ma mai nella qualità) divenendo sempre più essenziale. Arrivando, così, nell’Informale, nell’Espressionismo Astratto.
Da sempre volutamente “ancorato” alla sua città natale, ma con uno sguardo costante all’arte e alla pittura di tutto il mondo (specie a quella americana), è stato ed è protagonista di mostre personali e antologiche in Italia; distinguendosi fra i talenti più interessanti (e di riferimento) di Messina.
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private come presso la galleria Campioli – Monte Rotondo, Roma, le collezioni private in Australia, la collezione d’arte del Teatro Vittorio Emanuele e del Policlinico di Messina, le collezioni di diverse chiese storiche in Italia
Le sue opere sono apparse in cataloghi di rilievo come Bolaffi, Ginestra, L’Elite, Artisti del XX Secolo.
Oggi, da Cocco Arte Contemporanea,“Mediterranea” presenta lavori soprattutto dell’ultima ricerca di Ampelli, in cui si abbandona la figura, facendo spazio all’informale, all’espressionista astratto, all’essenziale; toccando punte di minimalismo.
La esposizione – come pure citato nel testo in catalogo della curatrice – prende il titolo dai colori (studiati, ricercati) che, caldi, avvolgono chi li osserva o, più scuri, “profondi”, lo catturano. Colori “mediterranei”, espressione dell’area di origine dell’artista e della sua propensione alla malinconia ma anche alla vivacità e alla improvvisazione; intendendo questa come tendenza a creare qualcosa di diverso, di originale, che specialmente la Sicilia presenta.
Opere raffinate, ricercate nello studio e nella stesura del colore, nella realizzazione della carta e nel concetto. Lavori che “profumano” di singolare lirismo, che tutti insieme sono un unico stato d’animo, originale, ma in tutte le sue mille sfaccettature.
Per questo lirismo delle opere esposte, si è pensato di fare dialogare queste con la poesia. Il dialogo arte/poesia esiste da sempre, ma specialmente nella più recente “arte contemporanea” si fa sempre più evidente. Infatti, soprattutto ultimamente, in Italia capita spesso di visitare mostre in cui artisti si fanno “poeti” e poeti si fanno “artisti” o semplicemente i primi lavorano (con un proprio linguaggio) sulla parola, i secondi sulla immagine poetica . Ad ogni modo, il risultato (quando è di qualità) è affascinante e sempre nuovo e attuale nel tempo. Con “Mediterranea”, attraverso l’interessante linguaggio pittorico di Mario Ampelli, pure accompagnato (oltre che dal testo critico) dalle riflessioni poetiche di Cettina Lupoi e Rosalba Galletta, da anni impegnate (ciascuna a suo modo), per diletto e passione, in campo poetico e come professoresse nell’approccio da parte di giovani adulti e adulti alla cultura, all’arte, alla poesia, Cocco propone un suo punto di vista all’interno di quel palcoscenico artistico-contemporaneo/poetico allo stato assai vivace a livello nazionale e non solo.