Esclusiva. Manolo Bucci: “Mai interessato ad acquisire quote del Messina, smentisco categoricamente”

“Non so da dove sia uscita questa notizia e chi abbia scritto che io possa essere interessato ad acquisire una percentuale di quote del Messina Calcio, ma smentisco assolutamente tutto, ma lei è sicuro di non avere sbagliato persona? Cerca Manolo Bucci o qualcun altro?”. Sono queste le prime frasi dell’imprenditore laziale Manolo Bucci contattato telefonicamente dalla nostra Redazione, per chiedere chiarimenti sulla fantomatica trattativa con l’Acr Messina. L’imprenditore laziale interessato ad acquisire il 30% di quote societarie del Messina, non è quindi l’ex dirigente del Pergocrema e Sambenedettese, ma sarà sicuramente qualcun altro che ancora vuole rimanere misterioso. “In questo momento sono al mare in vacanza -ha sottolineato Bucci- e non ho seguito le vicende calcistiche degli ultimi giorni, mi coglie di sorpresa, ma devo dirle che io in questo momento non sono interessato ad investire nel calcio a Messina, né in altre città”. Manolo Bucci è stato disponibilissimo, ci ha parlato delle sue esperienze pregresse nel mondo del calcio, a Crema e a San Benedetto del Tronto, da lui definite “di tipo manageriale più che calcistico”. L’imprenditore conosce bene la piazza di Messina e sa che calcisticamente è molto importante, ma afferma che non ha mai avuto contatti per acquisire quote e non è intenzionato a farlo. “Mi spiace che a Messina qualcuno si sia convinto che io possa entrare in società -ha spiegato ancora Bucci-. Conosco la città e la piazza che ha una storia sportiva non indifferente. Sono contento che lei mi abbia contattato e mi faccia la cortesia di scrivere che io smentisco categoricamente ogni voce riguardante un mio eventuale interessamento ad acquisire quote del Messina Calcio”. Manolo Bucci, nonostante si trovasse in una località in vacanza al mare, è stato disponibilissimo e gentilissimo e ci ha congedati augurando ogni bene all’Acr Messina sperando in un ritorno nel calcio che conta. A questo punto, la “caccia all’imprenditore laziale” prosegue.