Cortometraggio dell’Arknoah di Messina in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

Dopo i riconoscimenti ottenuti con il documentario sul regista Franco Indovina, dal titolo A proposito di Franco (Miglior documentario in concorso allo “Sciacca Film Fest 2015”, “Premio Efebo d’Oro 2015” come Miglior documentario dell’anno, nomination nella cinquina finalista dei “Nastri d’Argento del Documentario”) il regista palermitano Gaetano Di Lorenzo e l’Associazione Culturale messinese Arknoah sono tornati a lavorare insieme per realizzare il cortometraggio documentaristico dal titolo “Chiara Zyz – Un fiore nel cuore di Palermo”.

Il film – soggetto di Francesco Torre, sceneggiatura di Torre e Di Lorenzo – racconta una giornata tipo all’interno del Centro Santa Chiara (sito nel quartiere multietnico Albergheria di Palermo e dagli anni ’80 punto di riferimento per le comunità straniere del capoluogo siciliano) e pone al centro della narrazione una serie di storie personali che, partendo da varie periferie della città, convergono tutte negli accoglienti locali della Chiesa e dell’oratorio. Questi, ormai da anni e oggi con il supporto del Direttore, Padre Enzo Volpe, offrono una vasta gamma di servizi che vanno dall’asilo nido alla scuola di italiano per stranieri, dal banco alimentare al doposcuola all’assistenza sanitaria.

Selezionato dal MiBACT su oltre 500 istanze pervenute da tutta Italia, e realizzato nei mesi di giugno e luglio, “Chiara Zyz” (Zyz è il primo nome documentato della città di Palermo, e in fenicio significa “fiore” o anche “splendente”) sarà adesso presentato in anteprima alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, nel concorso MigrArti Cinema. La proiezione si svolgerà presso la Sala Volpi lunedì 5 settembre alle ore 11.30.

«Un’esperienza umana e professionale indimenticabile – raccontano il regista Di Lorenzo e lo sceneggiatore e direttore di produzione Torre, che saranno presenti a Venezia – che abbiamo condiviso con tutti gli animatori e con le centinaia di persone che quotidianamente affollano i locali di Piazza Santa Chiara, per realizzare un progetto di comunità multietnica unico per dimensioni, diffusione e stabilità delle attività in Sicilia e in Italia. La presenza del cortometraggio a Venezia – continuano Di Lorenzo e Torre – ci emoziona e omaggia l’impegno e la passione con la quale insieme alla troupe e con il decisivo supporto di Padre Enzo Volpe abbiamo affrontato questa esperienza. Ci impegneremo, però, affinchè il lavoro venga visto il più possibile anche in Sicilia, soprattutto nelle scuole».

 

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