Il Ministro agli affari regionali e alle autonomie locali, avvocato Enrico Costa, in visita oggi al Palazzo di Giustizia di Messina. Dopo avere salutato il presidente della Corte d’appello, Michele Galluccio, ha incontrato il presidente dell’Ordine degli avvocati, Vincenzo Ciraolo, il delegato del Consiglio nazionale forense, Francesco Marullo di Condojanni e una rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati composta da Antonio Barbera, Giovanni Arena, Paolo Vermiglio, Isabella Celeste, Nunzio Cammaroto, Raffaella Mastroeni e Domenico Santoro.
Un’occasione per illustrare all’esponente del Governo – a Palazzo di Giustizia su invito dell’onorevole Vincenzo Garofalo, presente all’incontro – le questioni più rilevanti che riguardano il distretto giudiziario di Messina: dalla realizzazione del secondo palazzo di giustizia, alla paventata soppressione della Corte d’appello.
“La sua visita , che dimostra sensibilità e attenzione verso questa istituzione – ha dichiarato il presidente Ciraolo – avviene in un giorno particolare perché proprio poche ore fa ci hanno comunicato il progetto di riorganizzazione delle piante organiche che riguarda anche il nostro Distretto e che prevede la soppressione di due posti rispettivamente alla Procura di Barcellona e Patti e di due posti di magistrati giudicanti al Tribunale di Messina. Mi inquieta molto questa notizia soprattutto perché riguarda un territorio ad alta vocazione mafiosa e arriva a distanza di un mese dall’attentato sventato ai danni del magistrato Federica Paiola. Depotenziare uffici giudiziari dove vengono celebrati processi importanti come ‘il Gotha’ mi fa paura. Mi auguro che sia una solo svista alla quale si porrà rimedio e non un modo per indebolirci e fare così poi passare per opportuna la successiva soppressione della Corte d’appello”.
Grandi disponibilità e attenzione sono state manifestate dal ministro Costa che, oltre ad essere un avvocato, ha ricoperto in passato il ruolo di viceministro alla giustizia.
“Si tratta di temi molto rilevanti- ha evidenziato. In tema di geografia giudiziaria in particolare – ha sottolineato – la mia idea maturata nel corso degli anni è che si debba garantire per quanto possibile prossimità perché lo Stato deve essere percepito nei suoi servizi essenziali come vicino al cittadino. È un principio che vale per tanti servizi rispetto ai quali il rischio di accentramento va scongiurato se non vogliamo che i Comuni più disagiati, come quelli montani, restino deserti con lo spostamento dei cittadini verso i centri che offrono servizi “.
Il presidente dell’Ordine al termine dell’incontro ha consegnato al ministro un fascicolo con tutti i temi sottoposti oggi alla sua attenzione e ottenuto l’impegno a occuparsi per quanto possibile dei temi trattati, con particolare attenzione a quello della realizzazione del secondo palazzo di giustizia.