Lo scorso 23 settembre, la Giunta Comunale ha approvato un atto di indirizzo finalizzato all’attuazione di misure, azioni ed interventi per il miglioramento strutturale del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale e del bilancio di previsione 2016. Con lo stesso atto, la Giunta ha dato mandato ai dirigenti competenti per ciascuna delle azioni previste dalla deliberazione, di inserire le attività evidenziate quali obiettivi del PEG 2016. Il giorno successivo il Segretario/Direttore Generale ha trasmesso ai dirigenti, e per conoscenza a Sindaco, Presidente del consiglio, Assessori, Consiglieri comunali, Collegio dei revisori dei conti e O.I.V., l’elenco di tutte le competenze scaturenti dalle cosiddette “azioni”, distinte in 3 ambiti; nella stessa nota Le Donne sottolineava il fatto che “il raggiungimento degli obiettivi rafforza il Piano (di riequilibrio) e rende più certo il percorso di risanamento dell’Ente, mentre una disattenzione su questi obiettivi metterebbe in pericolo l’intero impianto con tutto ciò che ne consegue.”
Il Consiglio Comunale nella seduta del 28 Settembre 2016, chiamato ad esprimersi sulla ulteriore rimodulazione del piano di riequilibrio, ha preteso che la votazione dello stesso avvenisse a seguito dell’audizione di tutti i dirigenti a cui, la Giunta prima ed il Segretario/Direttore Generale dopo, avevano assegnato degli obiettivi molto drastici e particolarmente importanti a tal punto da generare la specifica “raccomandazione”. Tutti i dirigenti ascoltati nella seduta del 29 settembre 2016 non hanno nascosto le loro perplessità a riguardo: dell’anomala convocazione dai toni “sgradevoli”; della mancata partecipazione alla redazione del piano di riequilibrio; della possibilità di raggiungere gli obiettivi fissati per la redazione del PEG. In alcuni casi i dirigenti interpellati hanno già risposto anche attraverso delle note di non essere nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi fissati.
Pertanto il Consigliere comunale di Sicilia Futura, Nino Carreri, ha depositato una interrogazione indirizzata al sindaco per sapere:
-quali siano stati i reali motivi per cui il giorno dopo l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, della rimodulazione del piano di riequilibrio, l’Amministrazione ha proceduto alla rotazione di alcuni dirigenti;
-se questa azione non rischia di creare ulteriore confusione e quindi ritardi nella attuazione delle misure e degli obiettivi raccomandati dal Segretario/Direttore Generale a ciascun dirigente;
-se tutto ciò non rischia di mettere definitivamente la pietra tombale ad un piano di riequilibrio, al quale non crediamo più e che stenta a stare in piedi;
-se dietro questa repentina e confusa manovra di rotazione dirigenziale non vi siano possibili acredini accresciute dall’audizione di dirigenti avvenuta in aula consiliare.
