Dopo un dibattimento celebrato in tempi record, chieste anche confische di denaro e attività
Oltre mille anni di carcere sono stati chiesti dalla Dda di Messina nei confronti di 101 imputati del processo sulla mafia dei Nebrodi.
La Procura, guidata da Maurizio De Lucia ha anche chiesto confische di denaro e attività per oltre 30 milioni.
Pene durissime per un dibattimento celebrato in tempi record e che ha visto impegnati quattro pm: l’aggiunto Vito Di Giorgio, i magistrati Fabrizio Monaco, Antonio Carchietti e Alessandro Lo Gerfo. Il processo nasce dall’operazione denominata “Nebrodi” che, oltre a ricostruire l’organigramma dei clan messinesi, ha scoperto una truffa milionaria, commessa dalle cosche, ai danni dell’Ue.
Un meccanismo interrotto grazie al “protocollo Antoci”, che prese il nome del presidente del Parco dei Nebrodi, scampato miracolosamente a un attentato.
All’epoca furono 94 arresti, 48 in carcere e 46 agli arresti domiciliari. Furono sequestrate 151 imprese e gli indagati erano quasi duecento.