Decine di migliaia di fedeli hanno seguito la processione per i festeggiamenti della Patrona
Dopo due anni di stop a causa della pandemia, i messinesi hanno ritrovato la tradizionale festa che onora la sua Patrona. Ieri al grido di “Viva Maria” la grande machina votiva ha percorso il centro di Messina da piazza Castronovo fino alla Cattedrale. A palazzo Zanca c’era molta apprensione e nulla è stato lasciato al caso. Gli assessori Caruso e Minutoli hanno predisposto una revisione e manutenzione per evitare problemi durante la processione. Quest’anno sono state organizzate anche manifestazioni collaterali collegate alla festa della Vara e il giorno di Ferragosto l’evento finale che ha richiamato decine di migliaia di persone. Una folla di gente, come non si vedeva da tanto tempo, era sistemata lungo il percorso per poter partecipare alla festa più importante che si tiene a Messina.
Si è verificato qualche ritardo durante il percorso a causa della strada poco bagnata. A parte questo piccolo intoppo, la macchina organizzativa è stata efficientissima e le forze dell’ordine hanno svolto un lavoro encomiabile. Si è ripetuto il classico omaggio floreale, che il prefetto Di Stani, ha consegnato al cappellano della Vara. Alle 21 circa il momento clou della manifestazione: la girata. La difficile manovra si svolge nell’intersezione tra la via Garibaldi e la via Primo Settembre. Prima della manovra, i capi corda si piazzano davanti il carro votivo e vengono incrociate le due funi per consentire la rotazione di 45 gradi e successivamente l’ultimo “strappo”. Anche quest’anno la manovra della girata è stata impeccabile accompagnata da un applauso dei presenti che continuavano a ripetere “Viva Maria”. La machina votiva, infine, è stata posizionata davanti la Cattedrale e l’Arcivescovo mons. Accolla ha rivolto il rituale messaggio ai fedeli presenti.