La città dello Stretto in un anno ha scalato la classifica dalla 62^ posizione alla 28^
In soli 12 mesi la città di Messina ha scalato la classifica dei Comuni piu digitali d’Italia, passando dalla 62esima posizione alla 28esima. A decretare la crescita della città dello Stretto nella ICity Rank 2022 è la ricerca di FPA, società del gruppo DIGITAL360, che è stata presentata questa mattina a FORUM PA Città. La graduatoria dei 108 Comuni Capoluogo è stata stilata sulla base dell’indice di trasformazione digitale, ottenuto come media aritmetica di otto indici settoriali, che sintetizzano 35 indicatori basati su 150 variabili: servizi online, canali social, piattaforme abilitanti, open data, apertura, WiFi pubblico, app municipali e IoT.
“A contribuire all’accelerazione nel livello medio di digitalizzazione del Comune di Messina, ottenendo un riequilibrio che ha portato ad accorciare le distanze dal vertice della classifica, è stato il lavoro del Servizio comunale Sistemi Informativi con il contributo dell’Università degli Studi Messina e la supervisione dell’Agenzia di Coesione Territoriale che ha finanziato i progetti di trasformazione digitale attraverso l’Asse 1 del PON METRO, riuscendo così l’Ente ad ottenere il consolidamento delle piattaforme abilitanti come Spid, PagoPA, AppIO”. Ad evidenziarlo il Sindaco Federico Basile unitamente all’Assessore Francesco Caminiti.
ICity Rank evidenzia come in riva allo Stretto si è registrata nell’ultimo anno una progressiva crescita digitale dal punto di vista “funzionale” grazie alla messa on line di servizi prima accessibili solo attraverso i classici canali che richiedevano la presenza fisica del cittadino nei vari uffici. “Una crescita che è stata possibile – spiega l’Assessore al ramo Caminiti – proprio attraverso l’implementazione di piattaforme di identità, pagamento, interazione negli uffici comunali, per le quali è stato facilitato anche l’utilizzo. Altro aspetto su cui abbiamo investito – conclude Caminiti – è quello della comunicazione, con la diffusione di social media, app, open data, reti WiFi pubbliche e gratuite che hanno permesso di far crescere il settore digitale dell’Ente e farci conoscere”.