Tre gli ordini di carcerazione eseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Messina Sud tra fra la fine della settimana scorsa e l’inizio di questa. Si tratta, del 47enne Giuseppe Selvaggio, gravato da un ordine di Carcerazione emesso a suo carico per espiare la pena di 3 mesi e 22 giorni di reclusione, poiche’ riconosciuto colpevole di evasione commessa nel 2012. Selvaggio, come disposto dall’Autorità giudiziaria competente è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione.
Sempre in città è stato arrestato il 19enne Eros Spartà, in esecuzione di Ordine di Carcerazione emesso della Procura Generale della Repubblica di Messina, poiché tenuto ad espiare la pena di un anno e 10 mesi di reclusione per furto in concorso, reato commesso a Messina nel corso del 2015. L’arrestato è stato ristretto presso la locale casa circondariale di Messina Gazzi.
Lo stesso giorno i Carabinieri hanno poi arrestato il 24enne Gianluca La Rosa, in esecuzione di Ordine di Carcerazione emesso a suo carico perché dovrà espiare la pena di 4 anni, 11 mesi e 10 giorni di reclusione per riciclaggio in concorso e rapina aggravata con uso di armi; reati commessi a Messina rispettivamente nell’anno 2010 e 2015. Il giovane, che era già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso una comunità cittadina, è stato ristretto presso la locale casa circondariale di Messina Gazzi.
Infine, i Carabinieri della Stazione di Santo Stefano Medio, col supporto dei colleghi della Stazione di Giampilieri, hanno denunciato in stato di libertà un 22 enne residente a Messina per “detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio”. I carabinieri, nel corso di un mirato servizio di contrasto ai reati in materia di sostanze stupefacenti hanno rinvenuto in un cassetto della scrivania nella camera da letto del giovane, 8 grammi di “marijuana”, tre bilancini di precisione e diversi pezzi di carta stagnola utilizzati per il confezionamento di singole dosi. La sostanza stupefacente e il restante materiale sono stati sottoposti a sequestro, la “marijuana” successivamente è stata inviata al Ris di Messina per i previsti esami di laboratorio.