Grande metafora della nostra esistenza, il circo si offre come lo spettacolo della vita, nel quale gli eventi, di cui siamo protagonisti, vengono restituiti attraverso una lente deformante che ne dilata i contorni, ne altera l’apparenza, ne delegittima la parvenza di rispettabilità, rivelando l’intima natura che cova sotto la realtà di ogni giorno: il caos, la vitalità che spesso degenera in volgarità, in aggressività e nevrosi, il succedersi serrato di azioni che mettono in confusione il pensiero. Le immagini video, nel ripercorrere alcuni “luoghi” della tradizione cinematografica (italiana e non solo), chiariscono e completano, nei significati e negli effetti percettivi, le azioni danzate, generando suggestioni tridimensionali che accentuano la tendenza astrattiva della ricerca coreografica e ne dilatano la dimensione poetica.
“Spectacular” propone lo scenario di tipologie umane la cui specificità spesso sconfina nel grottesco e nel ridicolo. E’ una giostra fantasmagorica di soggetti che vogliono esprimersi, facendo del corpo e del loro viso, spettacolo: dall’imbonitore che cattura consensi, al matto che muore ridendo; dalle bande metropolitane che ostentano aggressività, all’allegria di tre sgangherati senza dimora; dalle compulsioni oniriche di una casalinga, alla condizione effimera e vacua di donne perennemente in passerella che esibiscono bellezza e vanità. Le azioni sceniche richiamano una dimensione emotiva primordiale, rispetto alla quale non può esserci riflessione alcuna perché il tempo degli eventi travolge. Come nel circo, anche nella commedia della vita, l’individuo è sottratto alla sua intima umanità e consegnato alla condizione omologante del numero. Nello sfondo indistinto di una molteplicità senza volto, il personaggio non ha più un’anima, è esistenza fittizia e diviene maschera. Il capannone circense, evocato da alcune scene della video immagine, è il luogo emblematico della vita che si auto-rivela nei comportamenti esageratamente esibiti, nei paradossi di scena, nelle risate smodate. Così l’interno di un locale, attraverso le azioni di chi lo frequenta, diventa contenitore di esistenze e accadimenti rappresentati nella dimensione spettacolare del quotidiano.
Spettacolo unico mercoledì 16 novembre ore 21.00.