“Il gruppo dirigente del nostro partito e’ come Willy il Coyote, crea trappole e poi ci cade”. A dirlo è Massimo D’Alema, esponente del Pd, spiegando di essere “a favore del rinnovamento, che però dovrebbe essere preceduto da prove attitudinali. Prendiamo Roma: abbiamo cacciato il nostro sindaco come un ladro di polli per colpe che non aveva. Poi abbiamo candidato un bravo ragazzo, ma che non era nelle condizioni di vincere e siamo stati travolti”.