Il recente terremoto che ha sconvolto moltissimi centri dell’Italia centrale, ha messo in moto la macchina organizzativa del Consiglio nazionale degli ingegneri, che aderendo alle richieste della protezione civile , e per tramite degli ordini territoriali, ha coordinato i numerosi professionisti che si sono offerti per dare il loro contributo nella redazione delle schede post-sisma.
In realtà le operazioni sopralluogo erano giá state avviate all’indomani delle forti scosse (6.1M) del 24 agosto di Amatrice ed Accumoli. Successivamente però a seguito dell’evento di fine ottobre la Protezione Civile ha richiesto l’esecuzione di un numero molto più grande di accertamenti, per cui si è passati da circa 70.000 previsti a oltre 200.000, a causa dei nuovi terremoti del 26 e 30 ottobre (6.5), dovendo rifare parte del lavoro già svolto.
Febbrile é stata nei giorni scorsi l’organizzazione presso la sede dell”Ordine , in quanto si sono formate le prime squadre di esperti che, coordinate dall’ing. Manlio Marino, nel corso del mese di novembre/dicembre saranno a disposizione dei centri umbro-laziali-marchigiani. Gli ingegneri Lanzafame, Parisi, Lollo e Bruno hanno giá raggiunto la Dicomac di Rieti e da lì sì sposteranno sui luoghi terremotati.