Ieri pomeriggio presso l’Assessorato Servizi Sociali si è tenuto un incontro cui hanno preso parte l’assessore Nina Santisi, il dirigente del Dipartimento Politiche Sociali Domenico Zaccone e le organizzazioni sindacali I.S.A e OR.S.A. Argomenti principali dell’incontro sono stati la condizione attuale dei servizi sociali e l’azione dell’’Amministrazione in ordine al reperimento di ulteriori fondi per far sì che possano incrementarsi le ore di servizio destinate all’utenza ed in corrispondenza si concretizzi l’aumento delle ore contrattuali dei lavoratori operanti nell’ambito del servizio di assistenza domiciliare (s.a.d.) e presso Casa Serena.
Caterina De Maria e Giovanni Andronaco, segretari provinciali dell’I.S.A., e Francesca Fusco, segretaria dell’OR.S.A., hanno chiesto con decisione che i lavoratori impiegati in tutti i comparti possano mantenere le 38 ore settimanali, come avvenuto fino ad oggi.
La discussione si è accesa quando i rappresentati sindacali hanno palesato il loro fermo dissenso in riferimento alla prassi del pagamento “a prestazione” adottato dalla Coop. Orsa Maggiore, gestore del servizio di assistenza domiciliare ai portatori di handicap. Sull’argomento l’assessore Santisi ha dichiarato di non essere a conoscenza del comportamento della Cooperativa, nonostante in effetti la questione fosse già stata posta nei mesi precedenti.
I Segretari dell’I.S.A. hanno chiesto di intervenire con immediatezza per rendere regolari le modalità di pagamento adottate secondo quanto effettivamente prevede il contratto collettivo applicato: <<Non si può certo parlare di bandi di gara triennali, se il committente Comune consente ad una qualsiasi cooperativa affidataria del servizio di non rispettare i capitolati speciali d’appalto o i contratti nazionali di lavoro>>.
Ed a proposito di regolarità è stato ribadito che, come da impegni assunti dalla corrente Amministrazione Comunale, le fasi di successione tra un appalto e l’altro debbano essere veicolate dall’Ispettorato del Lavoro in modo da garantire la trasparenza massima e la tutela dei lavoratori impiegati.
In maniera più superficiale si è trattato anche di Casa Serena, vero nervo scoperto per tutte le amministrazioni comunali succedutesi negli anni ed oggetto di numerose vertenze. Le Organizzazioni Sindacali hanno rilevato come in vista del nuovo affidamento del servizio debba essere preso in considerazione il significativo protocollo d’intesa sottoscritto con l’ex assessore Nino Mantineo, il cui contenuto può divenire parte integrante del relativo bando di gara.
In conclusione I.S.A. e OR.S.A. hanno ribadito con estremo vigore come, al di là di tutto, appaia necessario affrontare il tema dei servizi sociali nella sua complessiva organicità e non semplicemente trattando di volta in volta situazioni specifiche. Occorre una visione di ampio raggio che parta dalla consapevolezza che a Messina il “privato sociale” ha sostanzialmente fallito e che, pertanto, è giunto il momento di individuare una modalità alternativa per gestire il settore.