Sequestrata anche un’area di 8300 mq deturpata e sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico
I Carabinieri della Stazione di Lipari, hanno sequestrato un’area di circa 8.300 mq, nella località Vallone Bianco. Due persone sono ritenute responsabili di aver cagionato un disastro ambientale. Estraevano senza alcunaautorizzazione, i materiale pomiceo in un’area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico.
Il provvedimento si è reso necessario per scongiurare l’imminente pericolo di crolli che avrebbero potuto arrecare danni irreparabili alla pubblica incolumità. Le indagini sono state condotte dalla Stazione dell’Arma fin dal 2019 tramite servizi di osservazione, controllo e accertamenti tecnici. I Carabinieri hanno accertato che i due gestori di un impianto di recupero e messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi, in realtà svolgessero l’attività totalmente abusiva di estrazione illegale di pietra pomice. Questa veniva estratta dai costoni delle montagne presenti e, dopo averla raffinata e mescolata a materiale terroso e di risulta edile, la commercializzavano a imprese edili.
Gli accertamenti hanno consentito di appurare che l’attività estrattiva, svolta senza alcuna autorizzazione nell’area sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale, abbia prodotto il deturpamento della morfologia di quel territorio. Pertanto si configurerebbe il reato di disastro ambientale. Contestata anche l’attività estrattiva di materiale pomiceo in assenza dell’autorizzazione paesaggistica, la modifica dello stato dei luoghi e la relativa destinazione d’uso in violazione delle norme urbanistiche e della pianificazione territoriale comunale. Verificata la demolizione di costoni ed estrazione di oltre 40.000 mq di materiale pomiceo, alterando irreversibilmente la bellezza naturale di quei luoghi, sottoposti a speciale vincolo paesaggistico.