Un 19enne è stato arrestato per reingresso illegale in Italia, un minore è considerato lo scafista
La Polizia di Stato di Messina ha arrestato un 19enne tunisino sbarcaco nella notte del 1 luglio con la nave Dattilo. Il giovane è stato colto nella flagranza del reato di reingresso illegale nel territorio dello Stato. Il migrante, giunto nel porto peloritano a bordo del pattugliatore della Guardia Costiera, unitamente ad altri 200migranti di varie nazionalità, aveva già fatto ingresso illegalmente nel territorio nazionale, attraverso la frontiera marittima di Lampedusa nel mese di agosto del 2022. Pertanto, fu respinto alla frontiera con provvedimento adottato dal Questore di Agrigento, quindi trattenuto presso il C.P.R. di Potenza e, successivamente rimpatriato in Tunisia. Alla luce delle evidenze probatorie acquisite, il 19enne è stato tratto in arresto.
Nel corso delle indagini, è stato identificato anche lo scafista che ha condotto l’imbarcazione durante il viaggio. Si tratta di un extracomunitario minorenne che governava il natante dal giorno della partenza dalla località di Sfax (Tunisia), fino al momento in cui sono stati soccorsi.
Le informazioni rese dai migranti a bordo hanno trovato conferma in un video che documentava come il minore fosse lo scafista. Il giovane è stato sottoposto al fermo di indiziato di delitto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dopo le formalità di rito, è stato associato presso il Centro di Prima Accoglienza per i Minorenni di Catania.