La Guardia di finanza di Milazzo ha scoperto un meccanismo collaudato che consentiva ai marittimi di trafugare il carburante
La Guardia di finanza ha sequestrato 27 autoveicoli utilizzati da 24 portuali che operavano al porto di Milazzo. Sono ritenuti responsabili di illecito trasporto, in contrabbando, di numerosi litri di carburante illecitamente sottratto dai rimorchiatori operanti nel locale porto.
Intercettazioni telefoniche e ambientali e di video ripresa, hanno consentito alle Fiamme Gialle di Milazzo di documentare l’illecito meccanismo. E’ emerso che i marittimi indagati, per mesi, in maniera scientifica, sottrevano gasolio dai mezzi navali su cui risultavano imbarcati. Centinaia di litri di gasolio provento di furto e, peraltro, trasportati all’esterno dell’area doganale senza scontare l’imposta di fabbricazione e sul valore aggiunto. Da qui la contestazione dell’ipotesi di reato di contrabbando.
Un meccanismo collaudato che consentiva, alla fine del turno lavorativo a bordo dei natanti, di trafugare, utilizzando taniche e contenitori vari, il carburante agevolato. Il carburante era destinato ad altri usi, per alimentare i veicoli degli indagati o, addirittura, per essere ceduto a terzi.
Nei giorni scorsi, durante alcune perquisizioni, è stato sequestrato parte del carburante sottratto e i contenitori utilizzati per l’occultamento. Nonostante i sequestri, il furto di gasolio continuava. Pertanto è stata deciso il sequestro, finalizzato alla confisca, dei 24 autoveicoli utilizzati per il trasbordo del carburante.