Omicidio Marchese, la Corte d’assise d’appello di Messina conferma due ergastoli

Stefano Marchese fu assassinato a soli 27 anni sul viale Annunziata il 18 febbraio del 2005, in un’area di servizio dove lavorava. La svolta delle indagini avvenne quando Gaetano Barbera, in seguito divenuto collaboratore di giustizia, confessò di essere l’esecutore materiale del delitto e descrisse dettagliatamente come si svolsero fatti. Le sue dichiarazioni furono verificate dagli inquirenti che ricostruirono la vicenda legata ad una guerra di mafia tra clan messinesi. Dopo gli arresti ed il processo, la Corte d’assise d’appello di Messina ha confermato due ergastoli per Marcello D’Arrigo, considerato il boss di Santa Lucia sopra Contesse, e Rosario Vinci, ritenuti di essere i mandanti del delitto. Per il terzo mandante, l’ultra settantenne Giovannino Vinci, padre di Rosario, il procedimento a suo carico è stato sospeso per le gravi condizioni di salute in cui versa.

ARTICOLI CORRELATI

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL

6,704FansLike
537FollowersFollow
1,057FollowersFollow
spot_img

ULTIMI ARTICOLI