A Cosenza il Messina perde 1-0, ma per quanto visto in campo, è stata sicuramente una sconfitta immeritata. L’arbitro ha concesso un rigore dubbio ai padroni di casa all’85’ ed i “lupi” non si sono lasciati sfuggire la ghiotta occasione di portare a casa tre punti serviti in un piatto d’argento. Dicevamo di una sconfitta che brucia molto perchè il Messina ha giocato sempre alla pari con il Cosenza creando tante limpide occasioni da rete, ma ancora una volta non è riuscito a concretizzarle. Dall’ultima prestazione ci sono stati enormi progressi. Gioco fluido, difesa compatta e ripartenze pungenti. Rispetto alle altre gare i giallorossi stavolta sono riusciti ad impegnare tanto il portiere avversario, nel calcio purtroppo non si vince ai punti, ma con la palla in rete. Dopo 8 minuti di gioco i padroni di casa sono subito pericolosi con un colpo di testa di Tedesco, Berardi ci mette la punta delle dita e devia in corner. Il Messina alza la testa e comincia a macinare gioco rendendosi pericoloso con Ferri pescato bene in area, il suo cross al veleno è respinto da un difensore. Quattro minuti dopo Milinkovic si incunea in area saltando diversi avversari, appoggia per l’accorrente Foresta, il tiro è alto. La prima frazione di gioco termina sul risultato di 0-0. Nella ripresa al 59′ Pozzebon dalla lunga distanza fa la barba all’incrocio dei pali. Poi è la volta di Milinkovic a creare scompiglio in area avversaria, ma il tiro è respinto provvidenzialmente da un difensore. Il Messina è costantemente in avanti e mette in difficoltà il Cosenza più volte, ma all’84’ arriva la beffa: l’arbitro concede un rigore dubbio ai padroni di casa, si incarica della battuta Statella che segna la rete del 1-0 che sancirà la vittoria del Cosenza. A fine gara mister Lucarelli parla di segnali brutti che non vanno sottovalutati e ribadisce che la Maglia del Messina non possono indossarla tutti. Il tecnico ormai ha una certezza: questa squadra ha bisogno giocatori di maggior spessore.
