Il Messina saluta il 2016 nel migliore dei modi: ha vinto contro la Reggina nel derby dello Stretto e si è tirata fuori dalla zona play out lasciandosi alle spalle sei formazioni. E’ stata una vittoria limpida e trasparente. Il Messina ha dominato il match sin dal primo all’ultimo minuto, ma le polemiche del dopo gara hanno davvero dell’incredibile. Il tecnico Karel Zeman, figlio del grande maestro di calcio che ha lasciato un ricordo indelebile nella città dello Stretto, in sala stampa ha ammesso la sconfitta e la superiorità degli avversari. Successivamente, però, sulla sua pagina Facebook ha scritto un post che non rende onore al nome che porta. Zeman ha parlato di botte in campo e negli spogliatoi subite dai suoi calciatori ed ha scritto che qualcuno avrebbe dato fuoco al pullman con 35 persone a bordo. In merito alle botte in campo, chi ha visto la gara ha notato un certo arbitraggio all’inglese e le giocate maschie ci sono state da una parte e dall’altra. Ci risulta, inoltre che in occasione del derby erano presenti vari osservatori della Lega, per cui se è successo qualcosa all’interno degli spogliatoi, sicuramente ne avranno preso nota e lo sapremo al più presto. Ma accusare qualcuno di avere dato fuoco ad un pullman scortato da una pletora di mezzi della Polizia, ci sembra davvero fuori luogo. Il Questore di Messina ha dichiarato che, nonostante stiano facendo ulteriori indagini per escludere qualsiasi causa, a suo avviso è impossibile si sia trattato di un atto doloso. Il Presidente Stracuzzi attende una smentita ufficiale, altrimenti è pronto a querelare il mister amaranto. Questi atteggiamenti, oltre a dimostrare che il signor Zeman dovrebbe imparare a saper perdere, meriterebbero di essere sanzionati perchè incitano alla violenza una tifoseria che non era presente e non sa ciò che è davvero accaduto a Messina. Inutile parlare di ultras violenti quando a scatenare le reazioni delle curve sono spesso gli addetti ai lavori. Il derby sul campo lo ha vinto il Messina, la Reggina, e questo lo possiamo dire senza possibilità di smentita, lo ha perso in campo e fuori dal campo.