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Lotronto presenta i candidati al Consiglio regionale Fipav e conferma il suo appoggio a Magri

La sala convegni delle Cantine Nicosia, a Trecastagni, diventa sede per un giorno del volley siciliano. Le più quotate espressioni pallavolistiche dell’isola si sono date appuntamento alle falde dell’Etna per dare ulteriore linfa alle linee programmatiche da adottare nel quadriennio olimpico 2017-2020, che vedrà l’attuale presidente del comitato territoriale di Messina, Antonio Lotronto, in corsa per la presidenza della Fipav Sicilia.
L’imprenditore messinese, che a metà dicembre ha presentato ufficialmente la sua candidatura nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni, ha aperto i lavori rimarcando l’appoggio della sua coalizione a Carlo Magri, attuale numero uno della Fipav, che punta alla rielezione ai massimi vertici della pallavolo italiana: “Ho ritenuto indispensabile organizzare questa riunione per esplicitare con maggiori dettagli i punti principali di un programma di governo ampiamente condiviso con un gruppo eterogeneo di protagonisti della pallavolo siciliana, che ha creduto nel mio, anzi nel nostro progetto. Un gruppo che in ambito nazionale si rispecchia nelle idee e nel progetto politico di Magri, che in questi anni, senza tema di smentita, ha ridato lustro alla pallavolo italiana”.
Il candidato alla presidenza del comitato regionale siciliano ha illustrato alcuni dei punti principali del suo programma, un progetto che si delineerà definitivamente solo a seguito di ulteriori incontri che si svolgeranno nelle prossime settimane in tutta la regione, rimarcando la sostanza della sua visione politico-gestionale, ben espressa dall’organizzazione dell’edizione 2015 del Trofeo delle Regioni: “Per quell’evento – ha ricordato Lotronto – abbiamo fatto un investimento importante senza gravare di un solo centesimo sulle casse del comitato regionale. Una manifestazione grazie alla quale abbiamo peraltro creato un indotto in termini di rivalutazione dell’esistente, avendo riconsegnato al mondo della pallavolo della zona tirrenica messinese una decina di impianti che versavano prima di allora in condizioni inaccettabili. Questo, dal mio punto di vista, vuol dire organizzare grandi eventi nel quadro di un modello gestionale che rispetti i criteri di sostenibilità e di lascito per il territorio”.

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