Una coppia non può riconoscere un figlio se non condivide alcun legame biologico con il bimbo concepito con la pratica della maternità surrogata. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che, ribaltando un suo stesso pronunciamento del 27 gennaio 2015, afferma che l’Italia non ha violato il diritto di una coppia sposata negando la possibilità di riconoscere come proprio figlio un bambino nato in Russia da madre surrogata.