Sequestro della Guardia di finanza nei confronti di cinque persone ritenute appartenere a un gruppo criminale operante nel territorio dei Nebrodi
Ancora una operazione che colpisce la cosiddetta “magia dei pascoli” che agisce nella zona dei Nebrodi. La Guardia di finanza ha sequestrato un patrimonio di oltre due milioni di euro a cinque esponenti del gruppo Faranda.
I sequestri sono stati effettuati nei confronti di Aurelio Salvatore Faranda, Giuseppe Massimo Faranda, Gaetano Faranda, Sebastiano Craxi, e Salvatore Antonino Crascì.
Gli odierni provvedimenti sono steti effettuati anche ai familiari dei cinque soggetti destinatari delle investigazioni, originari di S. Agata di Militello e Tortorici.
I sequestri sono una conseguenza delle evidenze giudiziarie emerse nel procedimento “Nebrodi”. Operazione che nel gennaio 2020, ha consentito di delineare i contorni di una complessa organizzazione criminale di matrice mafiosa. Le risultanze investigative evidenziarono le attività illecite riferibili ai gruppi dei “tortoriciani”, “Batanesi” e dei “Bontempo Scavo”.
Le investigazioni hanno documentato la costante operatività di tali compagini criminali alla commissione di illeciti nel redditizio settore delle truffe in agricoltura, per l’ottenimento indebito di fondi comunitari.
Anche in questo caso i beni disponibili erano in misura sproporzionata rispetto ai redditi leciti dichiarati. A dimostrazione della stretta correlazione temporale tra i comportamenti antisociali documentali e l’illecito arricchimento accertato.
I provvedimenti di sequestro riguardano complessivamente:
n. 2 compendi aziendali comprensivi dei relativi beni patrimoniali (attivi nel settore agricolo),
n. 42 immobili (di cui n. 8 unità immobiliari e n. 34 terreni),
n. 22 depositi al risparmio,
n. 21 conti correnti,
n. 14 polizze vita
n. 2 quote societarie, nella disponibilità diretta e indiretta o comunque riconducibili ai proposti, per un valore stimato di oltre 2 milioni di Euro.