L’ex di Casalmaggiore, Bergamo, UYBA e Trento ha accettato la corte del club: “A Messina per vincere, la città merita l’A1”
Straordinario colpo di mercato messo a segno dai vertici societari di Akademia Sant’Anna. Dopo aver blindato la cabina di regia con Giulia Carraro e confermato Modestino e Rossetto, il club messinese alza ulteriormente il tasso tecnico del roster della prossima stagione con l’ingaggio dell’esperta centrale Rossella Olivotto, ultimo anno in A1 con la squadra della sua città, il Trentino Volley, ma con alle spalle tante altre e prestigiose stagioni nella massima serie.
Classe 1991, 189 cm, Rossella – simpaticamente “Ross” – è cresciuta pallavolisticamente nei vivai di Argentario e Marzola, mettendo particolarmente in mostra le sue qualità di atleta negli anni compresi tra il 2007 e il 2010, con la maglia del Trentino Rosa in B1. Prende nota la Scavolini Pesaro che, nel 2011, la ingaggia, facendole disputare la sua prima stagione in A1. In panchina siede Paolo Tofoli e il libero della squadra è Monica De Gennaro; a fine stagione saranno 16 le presenze, 17 i punti realizzati, ma soprattutto si porterà a casa il suo primo trofeo: la Supercoppa Italia; per Rossella è solo l’inizio di una brillante carriera.
L’anno successivo si trasferisce in A2 a Casalmaggiore. Ci rimane per tre stagioni in cui arrivano due Finali per la promozione in massima serie, una finale di Coppa Italia di categoria e un 7° posto in A1 che vale l’accesso ai Play-Off Scudetto (22 presenze, 54 punti). Si sposta, sempre in A1, a Montichiari (24 presenze, 134 punti), per poi tornare a Casalmaggiore l’anno successivo, con coach Barbolini in panchina, e conquistare il trofeo più importante del suo percorso pallavolistico, la Champions League vinta in finale contro il VakifBank. Arriveranno anche un’altra Supercoppa Italiana e la qualificazione ai quarti dei Play-Off Scudetto. Accetta una nuova chiamata da Pesaro, questa volta in A2, conquistando sul campo la vittoria dei play-off promozione e conseguente salto in A1 (34 presenze, 369 punti). Si ferma nelle Marche per un’altra annata (26 presenze, 221 punti), centrando la qualificazione ai quarti di Coppa Italia insieme ad una compagna della prossima stagione, Giulia Carraro. Con la neo palleggiatrice di Messina, Rossella si ritroverà anche l’anno successivo a Bergamo, sempre in A1 (24 presenze, 229 punti), maglia che vestirà per un’altra annata ancora (19 presenze, 137 punti), prima del triennio con le farfalle dell’UYBA (84 presenze, 599 punti) che lascia la scorsa estate, dopo averne anche indossato i gradi di capitano, per tornare nella sua Trento.
Giocatrice completa, fa del muro il suo principale punto di forza. Nel corso della sua carriera ha collezionato anche 8 presenze con la Nazionale Italiana e realizzato complessivamente 577 block vincenti in campionato.
Attende con impazienza il momento di iniziare la sua nuova avventura, il nuovo perno centrale di Akademia: “Per me sarà un bel cambiamento, ma sono felicissima e molto emozionata di cambiare aria. Sicuramente, ciò che mi ha spinto a sposare il progetto di Akademia è la serietà della società. Si tratta di un progetto molto ambizioso animato da tanta passione. Ci sono tantissimi obiettivi e per le mie ambizioni questa sfida vuol dire tanto. Sono pronta a vivermela al cento per cento”.
Ripercorrendo la sua lunga carriera, Rossella si sofferma su un anno per lei fondamentale, il 2010: “A diciannove anni è arrivata la chiamata della Scavolini Pesaro, la squadra che aveva appena vinto lo Scudetto. Da lì ho capito che la mia passione sarebbe potuta diventare a tutti gli effetti un lavoro. E’ stato un bel salto. Arrivavo da una serie B1 e, trovarmi catapultata in una realtà Campione d’Italia, è stata un’emozione grandissima”. In panchina Paolo Tofoli: “Lo seguivo da piccolina quando lui giocava a Trento; è stato scioccante”. Non solo un coach di rilievo in panchina, ma anche Monica De Gennaro in campo: “Monica aveva già tutte le caratteristiche per diventare il miglior libero al mondo; le aveva già allora. Quando l’ho vista mi son detta: è pazzesca. Da lì a poco sarebbe diventata un punto fermo della Nazionale e dei club in cui ha giocato”.
Nella scelta di Rossella di accettare Messina, anche i consigli del suo fidanzato: “Con Andrea stiamo insieme da quasi otto anni. Oggi si occupa di logistica ma prima giocava a Basket. Ha disputato una stagione proprio in Sicilia; ci tornerà con me e mi ha parlato benissimo di questa terra. Si è trovato veramente bene sia con le persone che con l’ambiente. Ci sono venuta solo una volta in cui ho disputato a Catania una Final Four di Coppa Italia, ma sono rimasta solo il tempo delle partite. Conosco poco e non vedo l’ora di scoprirla. Amo viaggiare, scoprire prodotti locali. Ho tanto aspettative”.
La centrale trentina è rimasta sempre legata agli ambienti in cui ha giocato: “Ho vissuto tantissime esperienze belle. Ho avuto la fortuna di giocare in tantissimi Top Club e con atlete fortissime. Penso agli anni di Busto, Bergamo e Casalmaggiore dove ho vinto la Champions. Proprio quest’ultimo è stato un anno fantastico; penso sia il sogno di ogni atleta quello di vincere una manifestazione così importante. Ricordo che avevamo un gruppo molto forte, atlete di assoluto spessore tra cui Piccinini, Stevanovic, Gibbemeyer, Lloyd, una squadra veramente notevole. Però, ciò che, secondo me, ha fatto sì che raggiungessimo questo traguardo è l’aver creato un gruppo unito, sia in campo che fuori. Ci siamo divertite davvero tanto. Questo è un pò il segreto del successo in uno sport di squadra come la pallavolo”.
Non solo Casalmaggiore, ma anche Bergamo e Busto, due templi della pallavolo nazionale: “Sono due realtà che in qualche modo si assomigliano; mettono al centro il tifoso. C’è un grosso seguito ad ogni partita e, personalmente, sono rimasta molto legata a tante persone conosciute in entrambi i posti. Sia Bergamo che Busto lavorano molto sulla fidelizzazione del tifoso, farlo sentire parte della squadra; un aspetto dal quale tante altre società dovrebbero prendere esempio. Per me, che ho studiato marketing e comunicazione, è stato importante vedere come gli addetti di entrambe le società lavorano. Sono due realtà con una tifoseria molto calda”.
Facendo un passo indietro, a Pesaro hai disputato anche un campionato di A2 con promozione finale: “Siamo arrivate alla fine della stagione con una forma fisica strepitosa. Ricordo che abbiamo iniziato i Play-Off in cui ognuna di noi atlete si sentiva veramente bene. Siamo riuscite a dare il 100 % e avremmo potuto giocare ancora altri due mesi. Dietro, un grandissimo lavoro da parte dello staff e del preparatore Mencaccini. Anche in questo caso, a fare la differenza il gruppo. Con le compagne di allora, ci sentiamo e, se possiamo, ci incontriamo ancora oggi; compagne ma anche amiche. I successi derivano tanto proprio dal gruppo”.
Un pò di amaro in bocca resta dopo l’ultimo anno a Trento: “E’ stata una stagione difficile con molta sfortuna. Abbiamo avuto tanti infortuni, soprattutto in avvio di campionato. Ovviamente, gli obiettivi erano altri. Ero tornata a casa con una grande carica e tante aspettative che non hanno trovato riscontro sul campo. L’idea era di portare in alto la maglia della mia città ma non ci siamo riuscite”.
Adesso, la maglia di Akademia per tornare a vincere trofei: “Sarà una bella stagione. Sicuramente la A2 è impegnativa; ci manco da tanto, ma conosco i roster delle varie squadre. Sarà un campionato molto equilibrato. Ci sono tante realtà che stanno investendo per fare il salto di categoria. Vengo a Messina per vincere; questo è l’obiettivo mio ma di tutte le ragazze che faranno parte di questa squadra. Dovremo essere brave a unirci e a lottare per questa meta. L’ambiente è molto caldo, la società lavora benissimo e questo ci faciliterà. Ce la metteremo tutta perchè Messina merita di stare sul palcoscenico di A1”.