Se scatta l’intervento pubblico in una banca, nella relazione che il governo invierà ogni 4 mesi al Parlamento saranno indicati anche i profili di rischio, ma non i nomi, dei grandi debitori degli istituti coinvolti. E’ il compromesso sulla ‘black list’ dei debitori, raggiunto in commissione Finanze del Senato. Si prevede che siano indicati i profili di chi ha debiti andati in sofferenza pari o sopra l’1% del patrimonio della banca.