In primo grado era stato condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione, adesso i giudici delle Corte d’appello di Messina hanno applicato uno sconto di pena al 42enne Lorenzo Leardo, condannandolo a due anni di reclusione. L’uomo è accusato di avere rubato, durante il suo servizio all’ospedale Papardo di Messina, carte di credito e bancomat ai pazienti e di avere effettuato spese a loro insaputa. I Carabinieri della Stazione di Torre Faro, durante le indagini, scoprirono che l’uomo aveva somministrato un potente farmaco drogante ai danni di un paziente che, al suo risveglio, si era trovato privo del portafoglio.
Analogo episodio si sarebbe verificato nel maggio 2014 quando Leardo, dopo aver sedato un docente universitario, si impossessò della sua carta di credito per poi effettuare delle spese in vari esercizi commerciali di Messina. L’attività investigativa condotta con prontezza dai militari dell’Arma consentì di individuare i locali presso cui Leardo, effettuava le spese e, tramite la visione dei filmati delle telecamere di sicurezza, risalire all’autore del reato. Inoltre, i minuziosi accertamenti bancari avrebbero dimostrato le transazioni illecite che l’infermiere effettuava utilizzando le carte di credito rubate ai pazienti mentre gli stessi risultavano essere ancora ricoverati in ospedale.
Supermercati, negozi di elettronica e rifornitori di carburante erano gli obiettivi prediletti dall’infermiere che, al termine dell’orario di servizio, effettuava transazioni fino a 2000 euro di spesa al giorno ponendo poi la sua firma fasulla sugli scontrini fiscali. Sono stati poi eseguiti riscontri sulle dichiarazioni dei pazienti i quali facevano riferimento al fatto di essere stati sedati e di non aver più trovato il portafoglio al risveglio.