Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Messina hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di 30 persone accusate di associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, turbata libertà degli incanti, esercizio abusivo dell’attività di giochi e scommesse, riciclaggio e possesso illegale di armi. Le indagini del Ros hanno accettato per la prima volta la presenza di una cellula operativa a Messina della famiglia mafiosa di Santapaola di Catania. Il gruppo avrebbe avuto interessi negli appalti pubblici grazie alla collusione di alcuni funzionari dell’amministrazione comunale per l’acquisizione di immobili da adibire ad alloggi popolari, ma avevano anche interessi nella corse clandestine di cavalli e nelle scommesse. Ci sono anche un funzionario del Comune di Messina, accusato di corruzione, imprenditori e un avvocato, indagato per riciclaggio tra gli arrestati dell’operazione dei carabinieri del Ros e del comando provinciale sulla scoperta di una ‘cellula’ operativa in città del clan Santapaola di Catania. Secondo la Dda della Procura di Messina sarebbero “tutti connessi a un disegno di gestione di
interessi economici illeciti contrassegnati da riservatezza e reciproca affidabilità”.
Sono 28 le persone arrestate nell’operazione Beta, due sono irreperibili in quanto si troverebbero fuori dai confini italiani.
Sono andati in carcere Vincenzo, Benedetto, Pasquale e Antonio Romeo, Stefano Barbera, il geometra Biagio Grasso, Giuseppe Verde (32 anni), Marco Daidone (44), Nunzio Laganà (42), l’avvocato Andrea Lo Castro, il funzionario dell’ufficio urbanistica del comune di Messina Raffaele Cucinotta, il catanese Salvatore Galvagno di Biancavilla, i catanesi Carmelo Laudani e Vincenzo Santapaola, Roberto Cappuccio di Siracusa, il milanese Mauro Guarnieri, Antonio e Salvatore Lipari.
Domiciliari per Francesco Romeo, Italo Nebiolo di Chivasso, Salvatore Boninelli di Paternó, i messinesi Silvia Gentile (46), Stefano Giorgio Piluso (48), Maurizio Romeo (37), Gaetano Lombardo (41), Giuseppe Amenta (48), Lorenzo Mazzullo (52).
L’ordinanza è scattata anche per Carlo Borella, irreperibile perché in Africa. Ricercato anche il messinese Fabio Lo Turco, all’estero, per il quale sono stati disposti i domiciliari.