Il campionato di Serie D non è mai stato facile per nessuno, neanche per le cosiddette piazze “blasonate”. I tifosi messinesi lo sanno benissimo per averlo provato sulla loro pelle e sono coscienti che la squadra di mister Venuto dovrà soffrire tanto per potere raggiungere gli obiettivi che il presidente Sciotto desidera. Ma il numero uno della società peloritana non ha accettato le critiche mosse dai tifosi messinesi, quando sono andati via calciatori come Porcaro e Gomis, e non è arrivato il bomber da 20 gol a campionato, promesso alla vigilia. “Io sono presuntuoso e posso dire che non ho bisogno di un direttore sportivo, so come si opera e posso fare tutto da solo”, questo ha ribadito Sciotto nella prima conferenza stampa pubblica tenutasi nell’auditorium della Gazzetta. Se oggi in porta ci fosse stato Gomis, in difesa Porcaro e in avanti un attaccante di peso, avremmo certamente raccontato un’altra partita. Avremmo parlato della “corazzata” Messina che avrebbe iniziato il torneo nel migliore dei modi e si sarebbe subito candidata come squadra da battere. Invece dobbiamo raccontare di una sconfitta ai danni di una matricola neo promossa in serie D che non è certamente una macchina da guerra. I campani hanno capitalizzato al meglio le occasioni avute in avanti, con la complicità del portiere Gagliardini dimostratosi non all’altezza della categoria e di difendere i pali di una squadra che porta il nome di Messina. Prima Maggio al 29′ del primo tempo lo ha superato con un pallonetto certamente non irresistibile, poi Grieco lo ha beffato con un piattone al 15′ della ripresa. Messina molto più spigliato nel secondo tempo con l’ingresso di Bonadio, Lavrendi e Mascari che ha accorciato le distanze al 33′ della ripresa. Ma iniziare il torneo con una sconfitta ai danni di una matricola brucia sempre e se il presidente Sciotto in settimana non correrà ai ripari, i suoi proclami di costruire una squadra ammazza campionato se li porterà via lo Scirocco dello Stretto.