Torna anche quest’anno il “Cammino dell’Anima”, giunto alla quarta edizione ed organizzato dall’escursionista messinese Pasquale D’Andrea. Si tratta di un cammino eco-compatibile che si snoda lungo la dorsale dei Monti Peloritani, entrato a far parte del circuito regionale dei cammini sacri in Sicilia e nel circuito delle vie Francigene di Sicilia. Il Cammino comincia ad avere connotati di tipo Internazionale dopo la presentazione al BIT di Berlino dall’assessore regionale Antony Barbagallo.
Un progetto davvero ambizioso ed importante che aspira a diventare importante come altri cammini che si tengono i varie parti del mondo. Quest’anno dopo le precedenti edizioni considerate apripista, il cammino inizia a prendere forma ad avere una sua struttura, ad avere un anima, le basi per un futuro. L’organizzazione curata da Pasquale D’Andrea è riuscita a raggiungere accordi con Comuni Peloritani che daranno la possibilità di ospitare i partecipanti in strutture messe a disposizione per bivaccare al coperto. Il percorso è impegnativo suddiviso in sei giorni di trekking , con cinque bivacchi. Quest’anno, infatti, ancora un nuova formula il cammino si arricchisce di una nuova tappa, si toccheranno nuovi borghi, il grande passo per il completamento del cammino
La partenza è prevista il 12 settembre alle ore 8.30 dal Santuario di Dinnammare e l’arrivo previsto nel tardo pomeriggio del 17 settembre al Santuario di Tindari. Si percorreranno circa 108 km seguendo la Dorsale dei Peloritani primo punto di riferimenti del cammino, inizio dello stesso e fonte di ispirazione, alla sua fine nei pressi di Portella Mandrazzi , confine tra Peloritani e Nebrodi, per poi dirigersi verso la costa per raggiungere il Santuario di Tindari, secondo punto di riferimento e meta finale del cammino. Si attraverseranno i comuni di Fiumedinisi, Mandanici, Antillo, Fondachelli Fantina e Montalbano. Si percorreranno giornalmente una media di 20-25 km e si attraverseranno bellezze naturali con paesaggi viste mozzafiato, nonchè tutte le opere d’arte militari testimonianza ed espressione della tecnica costruttiva del genio Militare, compresi gli abbeveratoi – punti di sosta dei carrettieri-, le case cantoniere, ponti in pietra, le neviere e tante meraviglie che fanno parte di un mondo antropologico a molti ancora sconosciuto.