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Il Messina riesce a rinvigorire anche il fanalino di coda Roccella e conquista altri zero punti

Non poteva avvenire il miracolo. E il miracolo difatti non è avvenuto. Si riconosce tuttavia al Messina il merito di aver rinvigorito un Roccella che, fino a oggi, sembrava nulla avesse da dire. Persino stretta la vittoria di misura della formazione guidata da Giampà, cui la marcatura di uno scatenato Chiochia ha regalato la prima vittoria in campionato Per l’Acr di Sciotto una settimana di fuoco quella che ha seguito la sconfitta interna contro l’Acireale. Dalle contestazioni della tifoseria alla manifesta intenzione del Presidente di dare seguito alla società, qualora altri imprenditori si fossero fatti avanti. Poi l’uscita di scena del tecnico Venuto e del ds Ferrigno, cui sono subentrati rispettivamente Giacomo Modica, volto conosciuto a Messina, e Francesco Lamazza, ex ds Pro Patria e Lecco. L’esordio di Modica nella trasferta di Roccella Ionica, contro l’ultima della classe, coincide con le seconda giornata di squalifica dell’attaccante Ragosta e le assenze per infortunio di Prisco, Lia, Mosca e Carini. Stop imprevisto anche per Cassaro, cui un problema muscolare ha impedito quest’oggi di dare il proprio contributo alla squadra. Inquadrati nell’usuale 4-3-3 i peloritani. Tra i pali Gagliardini, a sostituire Prisco. Rispetto alla formazione precedente, Tricamo rimpiazza Colombini e Bonadio il suo omologo Dezai. Si punta ancora su capitan Cocuzza, a dispetto di un inizio stagione non proprio entusiasmante in termini di prestazioni. Un centinaio di tifosi giallorossi a sostegno della squadra.
E il primo squillo è del Messina al secondo giro di cronometro: Cocuzza tenta di sorprendere con un pallonetto Scuffia, ma la sfera si perde oltre la traversa. E sono gli ospiti a detenere la gestione di questa gara da cui occorre dignitosamente ripartire. Poche sortite del Roccella guidato da Giampà fino al 9’, quando dal primo corner del match scaturisce la ghiotta palla gol per Posillipo, che per un soffio non riesca ad agganciare.
È Chiochia a sbloccare la gara al 16’, nel momento migliore della squadra di casa: uno stacco di testa sul quale nulla può l’estremo difensore peloritano costringe Cocuzza e compagni a inseguire un’avversaria sulla carta non proprio invincibile.
Grande intervento di Gagliardini al 20’ sulla conclusione del calciatore africano Yeboah che aveva fatto tutto da solo, raccogliendo subito dopo gli scroscianti applausi del “Ninetto Muscolo”. Al 26’ terza palla gol del Roccella. Sempre più scatenato Yeboah a impegnare il numero uno del Messina, letteralmente spento dopo un ingresso in campo che lasciava ben sperare. Prova a imbastire qualche azione Migliorini, ma sono tutti deboli tentativi che si spengono ora in uno scambio ora in un traversone fuorimisura. Retropassaggio pericoloso di Malerba, dal quale non si è fatto sorprendere Scuffia al 35’, ma nessun vero pericolo corso dal Roccella. La punizione di Rosafio al 39’ neppure impegna Scuffia e Migliorini, poco dopo, prova con un tiro telefonato che non punge. Cocucca ci prova in prossimità dello scadere ma alla sua conclusione si oppone ancora il portiere avversario. Sembra mancare, oltre al resto, il finalizzatore in grado di consentire la svolta al Messina. Così, a dispetto di un appena accennato forcing finale degli ospiti, il Roccella resta in vantaggio fino allo scadere del primo tempo.
Mascari subentra a Bonadio nella ripresa. Il piglio dell’undici di Modica pare sulle prime diverso. Serve estro tuttavia al Messina per strappare terreno a un’avversaria che non concede metri. Scivola senza che vi sia nulla da annotare il primo quarto d’ora del secondo tempo. Il portatore di palla degli ospiti fa sempre fatica a pescare compagni liberi e le azioni si spengono ancora prima di raggiungere l’area presidiata dal Roccella. Mentre continua ad avere praterie a sua disposizione Yeboah che al 60’ sfugge a Tricamo e sfiora addirittura la traversa, mancando d’un soffio la doppia marcatura. Praticamente acquista lustro la formazione calabra innanzi a un Messina opaco e a corto di idee.  Clamoroso errore di Malerba, solo innanzi a Gagliardini al 65’. Altra limpida occasione per i padroni di casa.
Scopelliti subentra a Bossa al 66’. La quinta palla gol del Roccella coincide con la conclusione dal limite di Tedesco, che non riesce a centrare lo specchio della porta. Subito dopo è Maiorano a rilevare Migliorini, nel disperato tentativo di raddrizzare la gara. Mentre imperversa il solito Yeboah, sulla cui conclusione mette il piede Gagliardini al 75’, sventando ancora una volta il raddoppio dell’africano.  La retroguardia del Messina assegna il lasciapassare agli avversari e neppure prova a rialzare il capo puntando la porta di Scuffia.
Al 78’ persino la carta Dezai il neo tecnico giallorosso, richiamando in panchina Cocuzza, la cui prestazione, al pari di quella dei compagni e in linea con quelle precedenti, non può che dirsi scadente. Manetta prende contestualmente il posto di Tricamo. Poco cambia. E fino al triplice fischio, seguito a cinque minuti di recupero, neppure il tentativo di incidere da parte del Messina, privo di mezzi più che d’orgoglio.

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