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Dopo l’ammutinamento, l’impegno in campo non manca, il Messina batte la Sancataldese

Prima vittoria esterna del girone di ritorno dell’Acr Messina che ha vinto contro la Sancataldese per 2-1. Quella appena trascorsa, è stata una settimana travagliata che ha visto i calciatori saltare tre allenamenti per presunti ritardi sui pagamenti. Non si è fatta attendere la replica del presidente Sciotto che si è detto amareggiato, ha dichiarato il silenzio stampa ed ha messo fuori rosa, con effetto immediato, il capitano Totò Cocuzza, evidentemente ritenuto il maggiore responsabile dell’ammutinamento dei giocatori. Il tutto è accaduto in assenza del tecnico Giacomo Modica, colpito da una fastidiosa influenza. Oggi i calciatori, prima dell’inizio della gara hanno parlato con i circa 150 tifosi presenti al Valentino Mazzola di San Cataldo ed hanno promesso impegno assoluto. La promessa è stata mantenuta, infatti già al 4′ Ragosta libera benissimo Bossa, in area, che sfiora il palo. La risposta dei padroni di casa arriva al 27′ con Ouattara che riparte in contropiede, fa tutto da solo, si presenta davanti a Meo, il portiere del Messina ci mette la punta delle dita e si salva in corner. Dopo cinque minuti Sancataldese vicino al gol con Ficarotta che, con una parabola maligna, costringe Meo agli straordinari. Al 37′ altro rischio per il Messina: Lia commette un clamoroso errore difensivo, ne approfitta Bruno che entra in area, calcia a botta sicura e la sfera termina di poco fuori. Il Messina si rende pericoloso al 40′ con un gran tiro di Rosafio che costringe il portiere Franza a compiere un miracolo. Dopo un minuto di recupero si va al riposo.

Al primo minuto la Sancataldese si rende pericolosa con Bruno, Meo respinge con qualche difficoltà. Al 54′ grande azione di Lavrendi che fa partire un gran tiro dal limite, la sfera arriva addosso a un difensore, ne approfitta Cozzolino che, al volo, insacca la rete dello 0-1. La Sancataldese subisce il colpo e il Messina ne approfitta al 58′ con un’altra azione confezionata da un incontenibile Lavrendi che ci crede fino alla fine, approfitta di una incertezza della difesa, appoggia la sfera per Mascari che segna facile: 0-2. Dopo sei minuti Ouattara ha nei piedi la possibilità di accorciare le distanze, ma tira incredibilmente alto sopra la traversa, da breve distanza. Ma il gol è nell’aria e nell’azione successiva, al 65′ Cassaro commette un gravissimo errore, tentando di passare la sfera al portiere, senza rendersi conto della presenza di Ficarotta che segna il più facile dei gol: 1-2. La situazione per il Messina si complica quando Meo esce dall’area e tocca il pallone con le mani, costringendo l’arbitro ad estrarre il cartellino rosso. Il tecnico Facciolo richiama in panchina Ragosta per Rinaldi che si rende subito utile su un gran tiro di Ficarotta. Al 73′ Lavrendi, oggi il migliore in campo, offre un pallone d’oro a Carini che spreca tutto. La gara poteva chiudersi, ma il Messina è costretto a soffrire fino al 96′ quando l’arbitro sancisce la fine delle ostilità. Il Messina vince 2-1 e raggiunge in classifica il settimo posto agganciando l’Acireale, ma adesso ciò che serve per il futuro è che la società e i calciatori chiariscano cosa è davvero successo in questi giorni e, soprattutto, che futuro si prospetta per i tifosi peloritani.

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