Cala il sipario su “Fuori Scena” la rassegna estiva del Teatro dei 3 Mestieri

Si conclude all’insegna della musica d’autore la rassegna estiva “Fuori Scena”. Anche quest’anno il Teatro Dei 3 Mestieri, nel format ormai consolidato di apericena e spettacoli, ha accolto negli spazi di via Roccamotore un pubblico sempre più numeroso, spostando di qualche chilometro rispetto al centro nevralgico della movida messinese la possibilità di trascorrere serate piacevoli all’insegna del teatro. E sono passati da lì artisti del calibro di Steve Cable e Marco Cavallaro, che abitualmente calcano i palcoscenici di tutta l’Italia. Sono sbarcati in Sicilia i burattini calabresi di Angelo Gallo, i folli dialoghi di Domneico Loddo scritti per “Scene Con Fermate”, una produzione Teatro Primo che ha coinvolto attori da una parte all’altra dello Stretto. Ancora, MalaUmbra Teatro con uno spettacolo al femminile che ha trattato senza troppa riverenza ma pur sempre con sagacia il tema della maternità. Il tip tap di Anna Saragaglia e, nelle serate tutte messinesi, il Teatro dei Naviganti di Mariapia Rizzo e il Teatro di Morman di Donatella Venuti, due certezze nel panorama artistico cittadino.
La rassegna era partita all’insegna della musica con Edace Live Music di Erica Filocamo e all’insegna della musica si è chiusa con la band che ieri ha messo in scena la storia della canzone italiana. Voce e monologhi di Luigi Restivo, alla chitarre Roberto Bonasera e Davide Scimone, alla batteria e percussioni Simone Bombaci, al violino Daniele Testa.
“Cantoautori” è stato un delizioso viaggio compiuto da Nord a Sud in questa Italia che vanta un’eccellente tradizione di musica d’autore. Due ore di spettacolo che hanno trascurato davvero pochissimi nomi e durante le quali, com’era prevedibile, il pubblico è stato trascinato in quell’universo musicale che ormai risulta patrimonio comune degli italiani.
Dalla scuola genovese di Fossati, Lauzi, Paoli e Tenco a Conte, Branduardi, Concato, Vecchioni, Ruggeri, Ron, Gaber, Finardi. Dalla scuola bolognese di Zucchero, Dalla, Bertoli, Vasco Rossi e Guccini, passando per Graziani, alla capitale di Baglioni, Califano, Cocciante, Zero, Venditti. Quindi un medley di Battisti, cui la band ha preferito dedicarsi in prossimità della platea, lieta di cantare insieme a Restivo sulle note dei brani universalmente noti. Quindi la Campania di Pino Daniele, la Puglia di Modugno, la Basilicata di Mango e la Calabria di quel genio scomparso troppo presto che è stato Rino Gaetano. Per chiudere nella nostra Isola con tre brani di Franco Battiato, raccogliendo subito dopo gli scroscianti applausi del pubblico, sotto un cielo clemente che, in barba alle previsioni, ha risparmiato la pioggia a “Cantautori”.
Il Teatro Dei 3 Mestieri non si ferma e sta già allestendo la stagione invernale, in coincidenza della quale saranno aperte le iscrizioni anche ai laboratori di teatro, danza, canto, strumenti musicali (chitarra, pianoforte, armonica, violino) e ai corsi di pilates, hatha yoga, acroyoga.
Dai quattro anni in su un ampio ventaglio di proposte che trova abitualmente terreno fertile in una zona di Messina non proprio prodiga di offerte in ambito artistico-musicale.
In cantiere progetti per le scuole, grazie ai quali il teatro va incontro ai giovani, per spalancare loro le porte di quel bellissimo mondo che a Messina, grazie alle realtà “Off” proliferate negli ultimi anni, ha ritagliato uno spazio tutto suo entro il quale non sopravvivere, ma nuovamente e finalmente vivere.

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