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A Stromboli avvistato un esemplare di foca monaca

L’ultimo avvistamento, certificato, di una foca monaca nel mare eoliano risale al 30 ottobre del 2000

Grande la sorpresa quando dal mare è emerso il capo della foca monaca, la quale, poi, nel giro di un paio di secondi, si è inabissata. Un ulteriore avvistamento lo si è avuto tra gli isolotti di Panarea. Al momento non è dato a capire se si tratta dello stesso esemplare. L’ultimo avvistamento, certificato, di una foca monaca nel mare eoliano, dove in passato era presente con numerosi esemplari, specie a Filicudi, si era verificato nell’isola di Salina, il 30 ottobre del 2000. In quell’occasione ad avvistarla fu un pescatore. La notizia dell’avvistamento venne diffusa dall’Acquario di Genova dopo che l’informazione era stata verificata dai biologi dell’Istituto di Ricerca Aquastudio di Messina.
“Per questa specie i mesi di settembre e ottobre – dice la biologa Monica Blasi di Filicudi Wildlife Conservation – coincidono con il picco del periodo riproduttivo e con la nascita dei piccoli che vengono allattati dalla madre per circa 16-17 settimane prima di entrare in acqua. L’allattamento avviene, in genere, lungo spiagge isolate o in grotte riparate mentre al di fuori di questo periodo le foche non frequentano solo ambienti costieri ma anche acque aperte, compiendo spostamenti di decine di chilometri in poco tempo e pescando a profondità anche molto elevate, fino a 100m con apnee di anche 10 minuti”.

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