Dopo la denuncia, le indagini, l’arresto, adesso la condanna definitiva in Corte di Cassazione
Per lo “zio orco” arriva la condanna in Corte di Cassazione a 9 anni di reclusione che conferma le sentenze precedenti.
La vicenda risale nell’arco temporale tra il 2012 e il 2015, quando la vittima aveva un’età da 6 fino a 9 anni. Lo zio, un 44enne di Messina si rese protagonista di squallidi episodi di violenza sessuale, minacciando la bimba di rivelare alla madre di quanto avveniva.
L’orco, quasi giornalmente, si appartava in luoghi isolati dell’abitazione e costringeva la piccola a subire atti sessuali. Nel capo di imputazione vengono descritti anche gli atti sessuali che la piccola era costretta a subire e dopo i 7 anni anche rapporti orali.
Dopo una indagine effettuata dai Carabinieri, lo zio orco venne arrestato e venne interrotta questa orrenda situazione. Il 4 ottobre 2023 arrivò la condanna a nove anni di reclusione in appello, la stessa che gli venne afflitta in primo grado. I giudici condannarono l’imputato al pagamento di una provvisionale in favore di familiari che si erano costituiti parte civile. Fu stabilita anche l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici.
Adesso la Corte di Cassazione ha definitivamente condannato l’uomo a 9 anni di reclusione, confermando tutte le sentenze precedenti confermando un triennio terribile in cui visse la piccola vittima.
