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Accorinti sindaco Metropolitano si attivi per ottenere la social card per i poveri

“Inviterei il nostro nuovo “sindaco metropolitano” (a cui faccio gli auguri) a farsi un giro fra le numerosissime famiglie in difficoltà economiche e chiedere loro in questo momento di cosa avrebbero bisogno (oltre che di un lavoro naturalmente); la risposta principale sarebbe ed è la “social card” del Governo!”. Con questo appello il consigliere comunale Libero Gioveni, dopo la nomina di ieri del sindaco Accorinti a primo sindaco metropolitano della città di Messina, lo invita a perseguire quello che, ora più che mai, è diventato un diritto per quei cittadini messinesi ormai quasi, purtroppo, in stato di povertà.
Gioveni ricorda che nell’anno 2013 il Governo aveva previsto, in via sperimentale per 12 città italiane (fra queste anche Palermo e Catania) di erogare un bonus mensile straordinario per le famiglie indigenti compreso fra 231 euro e 400 euro. I 12 Comuni interessati si erano subito attivati facendo presentare le relative istanze a quei soggetti in possesso di alcuni requisiti (fra questi un valore ISEE inferiore ai 3000 euro).
Poi, nel corso degli anni 2014 e 2015 il Governo chiarì che il beneficio era esteso a tutte le città del Mezzogiorno, ed è proprio a seguito di quel decreto che lo stesso consigliere comunale chiese a più riprese al sindaco Accorinti e agli assessori ai servizi sociali Mantineo (prima) e Santisi (dopo) di formulare un “quesito” chiarificatore per capire se anche Messina potesse rientrare.
“Adesso che Messina è una città metropolitana per legge – auspica l’esponente Udc- ritengo parecchio probabile che l’istanza o le richieste del sindaco a Roma possano essere accolte o, quanto meno, ricevere delle risposte chiare e certe per soddisfare una più che legittima esigenza da parte di migliaia di cittadini in grossissime difficoltà economiche.
Pertanto – conclude Gioveni – rinnovo l’invito al sindaco Accorinti di insistere, ora più che mai, nell’ottenimento di questo piccolo sussidio economico che, seppur non possa considerarsi certamente la panacea di tutti i mali, rappresenterebbe senz’altro una forma di aiuto concreto in un periodo estremamente buio per molti nostri concittadini prossimi davvero alla disperazione!”.

 

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