Ancora un atteso e gradito ritorno al Clan Off Teatro. Sabato 9 e domenica 10 marzo nono appuntamento della stagione #r-esistenze, con la direzione artistica firmata da Mauro Failla e Giovanni Maria Currò in scena “L’Ammazzatore”, di Rosario Palazzolo, anche interprete insieme a con Salvatore Nocera, regia di Giuseppe Cutino, scena e costumi di Daniela Cernigliaro, disegno luci di Petra Trombini, aiuto regia Simona Sciarabba.
Dalle note allo spettacolo: «Ci sono uomini costretti a vivere una vita che non gli appartiene, per scelte che non hanno fatto, per idee che non condividono. Ernesto Scossa, il protagonista de “L’ammazzatore”, è uno di questi. Nato in una Palermo che non concede vie d’uscita, si trova a dover uccidere per mestiere, fino a quando la consapevolezza di una scelta non gli concederà un vago spiraglio di luce. E farà ciò che c’è da fare, costi quel che costi. Non è una storia di mafia, per niente, non lo è. È una storia minuscola di un uomo minuscolo capace di pensieri minuscoli, un uomo che si fa emblema dell’umanità tutta: disorientata e meschina, delicata e derelitta, ironica e corrosiva. Ma è un inno alla vita, nonostante tutto, “L’ammazzatore”, perché è un’invenzione costante, è il moto di chi non smette mai di andare avanti, persino davanti al baratro. Ed è anche una lingua, divaricata e poetica, fatta di parole uscite come da un carillon piccolissimo, capace solo di pensieri mignon, e che sottende gesti delicati, tenuti nascosti nelle pieghe di trame arricciate. Come se del vivere bisognasse vergognarsi»