La Guardia di finanza ha sequestrato 12.730 euro e posto agli arresti domiciliari l’imprenditore
Dopo un breve periodo di impiego “in nero” avrebbe assunto due dipendenti con un contratto di lavoro che prevedeva un numero di ore inferiori a quelle realmente prestate, con la promessa di un futuro aumento di stipendio.
E’ l’accusa contestata dalla Procura di Messina a un imprenditore del settore del commercio di articoli medicali e ortopedici di Giardini Naxos. L’uomo è stato arrestato dalla Guardia finanza per estorsione e posto ai domiciliari.
Nei suoi confronti i finanzieri della compagnia di Taormina hanno eseguito un provvedimento cautelare del Gip che dispone anche un sequestro di beni per complessivi 12.730 euro.
Le indagini delle Fiamme gialle, coordinate dalla Procura di Messina, consistite in complesse ricostruzioni documentali, intercettazioni ambientali e accertamenti bancari, avrebbero permesso di accertare che l’imprenditore, a fronte dell’aumento dello stipendio in busta paga, avrebbe costretto – nell’ultimo triennio – le dipendenti a restituire quota parte dello stesso in contanti, con la minaccia di licenziamento in caso di rifiuto.