«Un episodio che lascia tutti sgomenti e che poteva avere conseguenze drammatiche per i lavoratori e per la popolazione». È un preoccupato appello quello che la Cisl di Messina e il Sindacato Lavoratori Postali della Cisl lanciano al Prefetto e al Questore dopo la bomba esplosa nell’Ufficio Postale di via La Farina «in orario di apertura al pubblico e con il transito di persone in una zona notoriamente altamente trafficata», hanno scritto il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese e il segretario territoriale Slp Cisl, Filippo Arena che ricordano come «da un mese a questa parte, in città, ci sia una recrudescenza degli avvenimenti criminosi contro gli uffici postali, come quello di inizio anno all’ufficio postale di Camaro Superiore la cui deflagrazione è stata così potente da costringere alla chiusura per effettuare lavori di ripristino».
«Poteva essere una strage», non utilizzano mezzi termini Genovese e Arena che evidenzia nella lettera scritta al Prefetto e al Questore «come sia diventata altissima la paura di subire eventi criminosi». Proprio per questo la Cisl Messina e il SLP Cisl Messina si sono rivolto anche a Poste Italiane affinché ci sia un intervento, «ognuno per la propria parte di competenza, prima accada l’irreparabile».
La Cisl ha chiesto al Prefetto Maria Carmela Librizzi la convocazione urgente di una riunione per individuare tutte quelle azioni preventive, di sorveglianza, di repressione che scoraggino la delinquenza dal compiere azioni criminose, ormai di efferata entità, negli uffici postali.