Le boe erano state installate in assenza di specifica concessione demaniale marittima
I militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo disposto dal Giudice delle Indagini Preliminari. L’attività è stata svolta a seguito di una mirata e articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.
La misura cautelare ha colpito nove persone legali rappresenti di altrettante società, che operano nel settore nautico e gestiscono diversi sistemi di ormeggio che insistono sul fondale marino e nello specchio acqueo a Marina Corta.
L’attività investigativa ha permesso di accertare che gli operatori economici, esercenti l’attività di locazione e noleggio unità da diporto, avrebbero occupato abusivamente il pubblico Demanio Marittimo, mediante la messa in opera di sistemi di ormeggio, arrecando, inoltre, pericolo per la sicurezza della navigazione. Il tutto in assenza di specifica concessione demaniale marittima.
Le boe erano state collocate tramite blocchi di cemento armato, sommersi nel sedimento sabbioso, ovvero adagiati sullo stesso fondo, legate con catene e cime.
Il sequestro è stato disposto, in quanto la libera disponibilità del materiale, utilizzato ai fini dell’ormeggio di unità da diporto, potrebbe consentire il protrarsi delle condotte illecite accertate.
Alle nove persone è stato notificato un avviso di garanzia. L’ipotesi accusatoria riguarda le violazioni penali di cui agli articoli 54, 1161 e 1231 del Codice della Navigazione nonché dell’art. 110 del Codice Penale, poiché ponevano in essere tali reati in concorso tra loro.
