Non si può non catalogare l’incredibile e annosa vicenda del mancato avvio dei cantieri di servizio come il più classico “specchietto per le allodole” per centinaia di nostri concittadini disoccupati, 800 dei quali utilmente collocati da più di 3 anni in delle graduatorie che dovevano permettere loro di godere di una buona boccata d’ossigeno in un periodo di forte crisi occupazionale”. Non usa mezzi termini il consigliere comunale Libero Gioveni per descrivere l’annosa questione dei cantieri di servizio mai avviati a Messina.
Gioveni ha scritto all’assessore Nina Santisi, pur consapevole che questa problematica l’ha ereditata dal suo predecessore Nino Mantineo, il quale ben poco avrebbe fatto nell’interlocuzione con l’assessorato regionale competente per tentare di sbloccare un impasse che dura ormai da fin troppo tempo. “Ma è pur vero che -prosegue il consigliere- nonostante le sollecitazioni del sottoscritto e il suo impegno dimostrato sia in Commissione servizi sociali all’atto del suo ingresso in giunta, sia nelle varie sedute di “Question Time” del Consiglio Comunale nelle quali aveva fatto riferimento anche alle incertezze frutto anche di una mancata risposta in termini di finanziamento da parte del Ministero verso la Regione, ancora non è dato sapersi quali siano stati i risvolti rispetto a questa potenziale risorsa lavorativa per parecchie famiglie in difficoltà e se mai questa potrà essere realmente sfruttata”.
La rassegnazione è senza dubbio il sentimento che predomina maggiormente in centinaia di nostri concittadini, anche perché in parecchi comuni della Regione i cantieri furono avviati e in altri della provincia di Catania addirittura si moltiplicarono. Pertanto il consigliere Gioveni ha depositato una interrogazione comunale al fine di conoscere: Se ci siano ancora concrete possibilità di concedere ai nostri circa 800 concittadini disoccupati utilmente collocati in graduatoria questa breve ma senz’altro preziosa opportunità lavorativa.
