spot_img

Carreri e Russo: “Persi 20 milioni per il risanamento a Bisconte, ma stanno costruendo 4 casette di paglia”

“Il risanamento ai tempi di Accorinti. La revoca del finanziamento per gli alloggi popolari di Bisconte NON E’ un “fulmine a ciel sereno”. Da anni sosteniamo che l’amministrazione Accorinti, dietro la scelta ideologica e populista del “cemento zero” abbia di fatto bloccato la macchina del risanamento. Persino in commissione consiliare, l’ex dirigente preposto affermava che l’assessore Pino non era mai riuscito ad intavolare un dialogo diretto e costruttivo con i dirigenti regionali, dando l’idea chiara e concreta di quanto in realtà il risanamento della città stesse a cuore a questa Amministrazione”. Non usano mezzi termini i consiglieri comunali di Messina Nino Carreri e Antonella Russo, in merito al rischio concreto della perdita del finanziamento di 20 milioni che sarebbero dovuti servire al risanamento del rione Bisconte.

“A questo punto -proseguono i due consiglieri- c’è da interrogarsi profondamente sul concetto che la giunta Accorinti ha del risanamento a Messina. Dopo aver “annientato” Ambiti, Varianti Parziali, Progetti e Graduatorie che dal 1990 ad oggi sono costati tempo e soldi, l’amministrazione ha spento la speranza di centinaia di famiglie abbandonate nelle periferie, in attesa di un alloggio popolare. Un vero e proprio tradimento per tutti i residenti dei villaggi e delle periferie abbandonate che, nella ormai lontana campagna elettorale del 2013, avevano creduto alle parole del Sindaco e dei suoi sostenitori, che alacremente giravano in lungo ed in largo per questi quartieri. Dopo quasi cinque anni, l’idea del Sindaco Accorinti e quella della sua Amministrazione, sul fronte risanamento, si concretizza nel progetto “Capacity”, unica iniziativa messa in atto NON DA LUI ma da soggetti privati che stanno tentando di fare qualcosa sul fronte del risanamento delle periferie degradate, sfruttando un finanziamento ministeriale di 18 mln di euro. Soldi pubblici, quindi, utilizzati per alcuni interventi che sono, però, “acqua fresca” a fronte delle esigenze abitative della città”.

E proprio sul progetto “Capacity”, i due consiglieri comunali, nutrono forti dubbi se questo abbia come fine unico l’interesse pubblico e se, nella procedura, pare non sia stato applicato il Codice degli Appalti, che prevede una particolare attenzione sulle scelte del partner privato, elemento che sarebbe stato disatteso. “L’avviso ha dato pochissimo tempo a disposizione per gli eventuali partecipanti -spiegano Carreri e Russo-, ed inoltre la Giunta, disattendendo gli esiti della graduatoria definita da una apposita commissione, ha di fatto ritenuto non vincolante la stessa, optando per la scelta di un progetto che NON era classificato per primo nella manifestazione di interesse. Cosa che meriterebbe quindi ben altre attenzioni. Ci chiediamo se in questa procedura sia stato o no disatteso il comma 6 dell’art. 180 del Codice degli Appalti, che prevede al massimo il 49% del costo dell’investimento complessivo a carico della Pubblica Amministrazione. Ci chiediamo, anche, se sia stato rispettato il comma 7 dello stesso articolo, che prevede la presentazione di idonea e documentata disponibilità inerente il finanziamento, e addirittura la risoluzione del contratto stesso di finanziamento che non sia perfezionato entro 12 mesi; circostanza, anche questa che, ad oggi, sconosciamo. Dalla documentazione in nostro possesso si evince invece in modo chiaro che circa 5 mln di euro di FINANZIAMENTO PUBBLICO andranno a coofinanziare una serie di interventi come “l’autocostruzione e la capacitazione”, parole certamente belle ma poco comprensibili, e per attività sociali non meglio definite. Il dubbio che tali attività non siano proprio di natura pubblica pare legittimo. Il resto del finanziamento, ben 13 mln di Euro, l’amministrazione Accorinti li destina all’acquisto di case da assegnare a famiglie residenti in zone di risanamento. Si utilizzano quindi soldi pubblici per …comprare case private…da destinare a nuclei familiari che, ed è questa la nota dolente, verranno di fatto sradicate dal territorio e trasferite ovunque. Quindi 18 milioni di Euro in interventi che, per scopi realmente abitativi, scendono a 13.

La cosa che fa specie -puntualizzano ancora Carreri e Russo-  è che, con i 20 mln di euro, allo stato dei fatti revocati, il progetto Bisconte portava al risanamento 110 alloggi nuovi, mentre con 18 mln di euro l’amministrazione Accorinti realizza al momento 4 casette di legno e paglia (osano definirle palazzine ad un piano) in zona Fondo Saccà che NON sono destinate al bisogno abitativo. Ecco il risanamento secondo Accorinti! Per il futuro, la speranza è che il nuovo Commissario straordinario dello IACP appena insediato, ing. Leonardo Santoro, riesca nell’intento di rimodulare le somme per salvare il finanziamento regionale, dando all’amministrazione Accorinti la linea da seguire per una corretta interlocuzione con i dipartimenti regionali. Quindi una richiesta esplicita al sig. Sindaco: sino a quando non porterà a compimento una (dicasi una!) azione volta alla soluzione del disagio abitativo in città abbia la decenza di tacere. Col risanamento -concludono i due consiglieri- smetta di riempirsi la bocca e pensi a far circolare carte e progetti per attirare finanziamenti”.

ARTICOLI CORRELATI

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL

6,704FansLike
537FollowersFollow
1,057FollowersFollow
spot_img

ULTIMI ARTICOLI