La Procura di Roma sta preparando una nuova rogatoria, la terza, sul caso di Giulio Regeni. Dalle carte che gli inquirenti egiziani hanno inviato ai colleghi italiani, infatti, emergerebbe la prova del depistaggio compiuto da Il Cairo sulla vicenda: i componenti della “banda criminale” accusati dalle autorità egiziane di essere responsabili dell’uccisione del ricercatore italiano, infatti, secondo i tabulati erano a 130 chilometri di distanza.